È stata riscontrata una colorazione anomala sul torrente Cordevole di Visdende, in Comune di San Pietro di Cadore.
A seguito di una segnalazione ricevuta nel pomeriggio di giovedì scorso, una squadra di tecnici dell’Arpav si è recata sul luogo per effettuare accertamenti e campionamenti a supporto dei Carabinieri forestali e dei Vigili del fuoco.
Nella mattinata di venerdì 24 febbraio i tecnici hanno effettuato un secondo sopralluogo sul Cordevole di Visdende per ripetere il campionamento: non erano più presenti colorazioni anomale dell’acqua, né si è riscontrata moria di pesci.
“I risultati delle prime analisi di laboratorio, sull’acqua prelevata il 23 febbraio, non hanno rilevato presenza di metalli” spiega l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin.
“La successiva analisi sul medesimo campione, condotta mediante la tecnica di gascromatografia interfacciata con la spettrometria di massa (GS-MS), ha permesso di riscontrare presenza di Trinitrotoluene (TNT o tritolo)” precisa. Il TNT è stato trovato anche su un residuo cementizio prelevato in loco.
“Il materiale di confronto, con il quale è stata confermata la sostanza, è stato fornito dal nucleo artificieri della Polizia di Stato di Venezia – spiega ancora Bottacin -. Le Autorità competenti sono state prontamente informate dei risultati”.
Sabato scorso i tecnici Arpav hanno effettuato ulteriori campionamenti nei pressi dell’ipotizzata fonte di inquinamento, in tratti più a valle del Cordevole di Visdende e sul fiume Piave, in più punti a distanze crescenti, a partire dalla confluenza del torrente.
“I risultati delle analisi hanno riscontrato la presenza di TNT sia nel campione del 24 febbraio sia nel campione del giorno successivo, prelevati nei pressi del sito oggetto di indagine – conclude l’assessore regionale -. Il TNT non è stato riscontrato nei campioni prelevati a valle sul fiume Piave”.
Sono in corso accertamenti da parte delle autorità su un possibile collegamento tra la presenza di TNT nelle acque del Cordevole e quella, in un’abitazione di Comelico Superiore, di decine di residui bellici della Grande Guerra, dal quale il tritolo potrebbe provenire. Bombe a mano, proiettili e fucili sono stati sequestrati dai Carabinieri. Il proprietario della casa è stato denunciato per detenzione illegale di armi ed esplosivi.
(Foto: Gianpaolo Bottacin).
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