“Battezzato” il nuovo Consiglio provinciale di Belluno. Martedì scorso, 26 marzo, a Palazzo Piloni si è riunita la prima assemblea dopo le elezioni di 10 giorni prima: con la convalida degli eletti è partito ufficialmente il nuovo corso.
Il consiglio ha approvato all’unanimità il programma del presidente Roberto Padrin: per la legge Delrio, infatti, la presidenza dura quattro anni mentre il consiglio solamente due; e tra una consiliatura e l’altra è d’obbligo che il consiglio deliberi la presa d’atto del programma.
Non sono mancate alcune sottolineature. Il consigliere Simone Deola ha rimarcato i punti ritenuti di particolare importanza per la lista “Futura Sinistra Bellunese”: viabilità, sostenibilità ambientale ed economica in tema Olimpiadi, ambiente, trasporto pubblico e Fondi di confine. «Il programma presentato nel 2021 è stato frutto di ampia condivisione, ma oggi riteniamo vadano sottolineati alcuni particolari» ha detto Deola in sede di discussione. «Partiamo dalla posizione di contrarietà della Provincia sulla diga del Vanoi, che riteniamo imprescindibile. Ma è giusto ribadire la strategicità di Dolomiti Ambiente in tema ambientale e la necessità di rivedere il sistema di Tpl (trasporto pubblico locale ndr), con un manager che risponda alla Provincia anche con prese di posizioni di forza per ridurre i disagi all’utenza che stiamo registrando in questi mesi. Sulle Olimpiadi riteniamo importante che la Provincia ritiri i 500 mila euro stanziati a sostegno delle opere previste dalla Regione a Cortina. E per quanto riguarda i Fondi di confine, serve mantenere in quota provinciale alcune risorse da destinare a progetti di area vasta. Presenteremo un documento per cercare di trovare un accordo su queste tematiche che riteniamo fondamentali».
Pieno sostegno al programma del presidente da parte della lista cosiddetta civica. «Ci poniamo come compito quello di favorire il dialogo tra le parti, convinti che insieme si possa andare oltre le visioni partitiche» ha detto la consigliera Vanessa De Francesch. Mentre Silvia Calligaro (consigliera della lista “Obiettivo Provincia”) ha votato a favore, chiedendo di «armonizzare il programma del 2021 alle novità normative nel frattempo sopraggiunte». Dello stesso avviso anche Marzio Sovilla (“Obiettivo Provincia”) che ha sollecitato al lavoro i colleghi consiglieri, soprattutto su alcuni temi: «I progetti Pnrr di edilizia scolastica ad esempio richiedono un impegno concreto, perché ci sono scadenze precise e il tempo stringe. È negli interessi di tutti portare avanti il lavoro».
«Ringrazio tutti i consiglieri per la disponibilità dimostrata nell’approvare un programma stilato a più mani nel 2021-2022 e diventato sintesi di tutte le forze provinciali» le parole del presidente Padrin. «Voglio sgombrare subito il campo sul Vanoi: abbiamo approvato un odg con la totale contrarietà all’opera e su questo non si torna indietro. Sugli altri temi, che vanno affrontati di volta in volta, lavoreremo per un confronto franco. Mi auguro di poter distribuire le deleghe in tempi rapidi, perché i temi su cui siamo chiamati a lavorare sono tanti e di grande importanza. In questi anni abbiamo sempre gestito in maniera unitaria la governance provinciale; se ci sono temi che pongono divergenze di vedute è lecito esprimersi in modo non unitario».
Il consiglio ha approvato anche la costituzione della commissione consiliare unica per regolamentare gli incontri operativi dei consiglieri. E ha votato la nomina delle sottocommissioni elettorali circondariali.
A proposito di Diga del Vanoi, gli uffici di Palazzo Piloni potranno esaminare nel dettaglio i dati relativi al progetto. La Provincia di Belluno infatti ha ottenuto l’ok dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste alla richiesta di accesso agli atti. Le cartelle sono state recapitate nella serata di giovedì 28 marzo e ora sono a disposizione.
«In questo modo sarà possibile studiare attentamente la proposta presentata dal Consorzio di bonifica Brenta per la realizzazione del bacino artificiale sul Vanoi» sottolinea il consigliere provinciale Simone Deola, che nei mesi scorsi era delegato all’Ambiente e si era occupato direttamente del tema, su mandato del presidente Padrin. «La mole di dati è notevole e sarà analizzata in dettaglio nelle prossime settimane, ma fin da subito va sottolineata l’importanza della notizia, dato che la Provincia autonoma di Trento aveva ricevuto il diniego sulla medesima richiesta di accesso agli atti: stavolta invece il Ministero ha rigettato l’opposizione presentata dal Consorzio Brenta che riteneva la nostra istanza non accoglibile».
Dopo l’analisi attenta dei dati, che riguardano la fase istruttoria del progetto per l’accesso ai finanziamenti pubblici, la Provincia potrà decidere che strada intraprendere rispetto al progetto, in linea con l’ordine del giorno di contrarietà all’opera già approvato nell’ottobre 2023.
(Foto: Provincia di Belluno).
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