Un crocifisso e un segnale stradale imbrattati da vernice rosa al settimo tornante della strada Generale Giardino: è il gesto che nei giorni scorsi ha fatto infuriare le comunità ai piedi del Grappa, che hanno reagito manifestando tristezza e disgusto per una piccola parte della società che dimostra di non rispettare la storia e la montagna.
Sulla tortuosa, epica strada che porta a Cima Grappa, l’atto vandalico è stato segnalato al sindaco di Borso del Grappa Flavio Dall’Agnol a partire dallo scorso 24 febbraio.
Un fatto simile era avvenuto anche sul Monte Tomba e in altre aree del Grappa. La firma è ben conosciuta alle amministrazioni comunali della zona (anche se forse non ancora riconducibile a un nominativo) e anche ai Carabinieri, che si sono subito interessati e stanno indagando sul caso.
Il crocifisso si trova davanti a uno scorcio panoramico particolarmente apprezzato dai ciclisti, che dà su Romano d’Ezzelino e su Bassano del Grappa, ma ha anche una valenza spirituale: parrebbe infatti che i malgari, durante la salita al Massiccio, fossero soliti fermarsi lì per una preghiera. Oggi rimane comunque un riferimento per gli sportivi delle due ruote e per chi si dedica al volo libero.
“No, non è una bravata – afferma con severità il sindaco Flavio Dall’Agnol, – Le bravate sono di altro tipo. Questa è un’offesa alla comunità intera e un gesto davvero deplorevole. Personalmente auspico che il responsabile si renda conto della gravità di questo atto e anzi, lo invito a rimediare personalmente, in pieno anonimato. Sarebbe l’unico modo per rendersi conto di quello che ha fatto”.
Da una parte ci sono questi reati, dall’altra la sensibilità di una comunità che si fa sentire vicina al Grappa e alle sue ricchezze: “Anche solo il numero di segnalazioni che ho ricevuto dimostra quanto la comunità di Borso sia attenta al proprio territorio e questo è senz’altro positivo. In più, il Gruppo Alpini di Semonzo hanno già dato la piena disponibilità a ripristinarlo, intendo dal punto di vista economico. Siamo già in contatto con degli esperti che ci consentiranno di non rovinarlo ulteriormente con un restauro poco accurato”.
L’area del settimo tornante non è direttamente videosorvegliata, ma i Carabinieri potrebbero esaminare gli accessi sulla strada del Generale Giardino nelle ore precedenti alle prime segnalazioni, più probabilmente in orario serale-notturno.
Non soltanto Borso, ma l’intera area Mab Unesco del Monte Grappa, si è sentita offesa: “Un comportamento, questo, inclassificabile e che lascia sgomenti e senza parole e, al di là del fatto che dimostra un totale disinteresse e una mancanza di sensibilità e di rispetto disarmante, – scrivono dal Comune di Fonte – interpretando il sentimento di tutti i comuni e gli enti facenti parte dell’IPA Terre di Asolo e Monte Grappa, che si adoperano per l’enorme lavoro che stanno portando avanti per la valorizzazione del nostro Monte, sacro alla Patria, riserva della biosfera, ed esempio di coesistenza uomo-ambiente, ci sentiamo offesi”.
Auguriamo all’attore di questo gesto blasfemo di trovare la pace interiore poiché solo chi non è in pace con se stesso, non può trovare pace con il mondo”.
(Foto: Facebook).
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