Abbandonato tra i rifiuti un neonato in India, sarà accudito dai volontari della “Mummy&Daddy” onlus di Caerano

Anche se in tanti anni di volontariato sono state diverse le situazioni difficili da affrontare, non si è mai veramente pronti ad accettare che un neonato venga abbandonato tra i rifiuti poco dopo essere nato.

È quello che è accaduto a fine gennaio in una discarica non lontana dalla città di Vijayawada, nello stato indiano dell’Andhra Pradesh.

Ora il piccolo, che ha rischiato di non sopravvivere, è accudito nella struttura nella quale operano i volontari della “Mummy&Daddy”, un’onlus di Caerano San Marco che invia periodicamente dei gruppi di persone per essere d’aiuto agli operatori indiani che si occupano degli orfani.

“Il bimbo è stato buttato in una specie di discarica dentro ad una borsa – spiega Patrizia Pozzobon, presidentessa della “Mummy&Daddy” onlus – I suoi lamenti sono stati percepiti da un uomo che, incuriosito, si è avvicinato a quel fagotto che si muoveva, trovando un bimbo rosicchiato dalle formiche che piangeva. Lo ha portato a casa dove la moglie lo ha lavato e ha riscontrato le cattive condizioni in cui versava”.

“Successivamente – prosegue la presidentessa – hanno informato la polizia e la Cwc, l’organo che gestisce i bambini abbandonati, che hanno provveduto a ricoverare il bambino all’ospedale governativo con un peso che, al momento dell’ammissione nella struttura il 27 gennaio, era di 1,74 chilogrammi. Al momento della dimissione dall’ospedale, in data 11 febbraio 2020, il peso era 2,11 chilogrammi”.

“Da quel giorno – aggiunge Patrizia Pozzobon – il piccolo è ospitato nella nostra struttura di “Babies Home”. Se ne stanno prendendo cura le ragazze della casa dei neonati che, peraltro, hanno anche un altro bimbo di quattro giorni arrivato nella stessa settimana. I volontari in partenza il 21 febbraio avranno di che impegnarsi: due neonati appena giunti, John, che era il bambino più piccolo fino a poche settimane fa, e tutti gli altri angioletti che vivono in “Babies Home””.

“Sarà importantissimo – continua – il loro contributo alla luce di quanto appreso al corso di qualche settimana fa, tenuto dal dottor Bruno Mordini, che abbiamo organizzato per i volontari che stanno per partire e per quelli che sono già stati in India. Sono fondamentali, infatti, gli stimoli ricevuti dai bambini nei primissimi giorni di vita”.

“Purtroppo – conclude – queste sono storie che io vivo da un po’ di anni a questa parte e non dico mai di essermi abituata, perché sarebbe una bugia, ma almeno riesco a viverla con il giusto distacco per non andare fuori di testa. Spero solo che i due piccolini riescano a sopravvivere e questo, come si sa, non è scontato”.

I volontari più esperti, che vanno in India da tanti anni, hanno constatato dei cambiamenti importanti: le città e i villaggi vicini all’orfanotrofio sono più puliti e la mentalità della gente del posto sta cambiando.

In ogni caso, c’è ancora molto da fare per risolvere gli atavici problemi dell’India, nazione affascinante nella quale i contrasti sono davvero impressionanti e, talvolta, assolutamente crudeli.

L’opera dei volontari della “Mummy&Daddy” onlus è molto preziosa e chi volesse sostenere questa realtà, con adozioni a distanza o donazioni, può scrivere all’indirizzo mail info@madaonlus.org o visitare il sito www.madaonlus.org.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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