Il vescovo benedice le campane restaurate: martedì torneranno sul campanile

Nel tardo pomeriggio di venerdì 15 settembre la chiesa parrocchiale di Caerano di San Marco era gremita per la benedizione delle quattro campane restaurate del campanile del paese. 

Il vescovo di Treviso, Monsignor Michele Tomasi, ha compiuto il rito speciale della benedizione delle campane davanti a centinaia di fedeli. 

Questo appuntamento era molto atteso dalla comunità cristiana di Caerano che, alla fine della messa, ha accolto con entusiasmo il vescovo con un rinfresco allestito nel cortile dell’oratorio. 

Oltre al parroco don Roberto Stradiotto, al sindaco Gianni Precoma, al vicesindaco Marco Bonora e al consigliere comunale Mauro Danieli, alla funzione religiosa erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni del paese e della parrocchia e i ragazzi di seconda media, che iniziano il cammino catechistico verso la Cresima. 

In attesa del ritorno nella sede originaria, le campane restaurate sono state posizionate temporaneamente all’interno della chiesa. 

In questi mesi, i parrocchiani si sono dovuti accontentare del suono registrato con l’audio delle campane, che saranno collocate nella loro sede originaria il prossimo martedì 19 settembre

Gli stessi caeranesi, dimostrando grande attaccamento per i simboli della loro fede, hanno aiutato la parrocchia contribuendo alle spese per il restauro del campanile. 

“Agli inizi del XVIII secolo – si legge in una nota storica sul campanile -, insieme alla costruzione della nuova chiesa di Caerano, venne eretto il campanile disegnato dal Della Mistra e costruito dai murari caeranesi Andrea Marcon Domenico Tonelo che crollò il 25 aprile 1786 colpito da un fulmine che lo rovinò ‘dall’alto in sino in fondo, aperto alla parte di mattina’. Il 3 giugno dello stesso anno fu fabbricato un campanile di castagnaro forte e ‘il 22 agosto 1790 si diè principio nello stabilirlo, rinforzandolo con un muro interno e scalle di pietra, come sarà un giorno: opera del mistro Dal Bello di Fonte'”. 

“Sulla sommità fu posta una croce – continua -, che pesava centro libbre e altre cento libbre pesava il ferro che la teneva. Oggi, sul campanile vi sono quattro campane ed un campanello. Le due campane maggiori sono opere in bronzo del 1848 della ditta Pietro e Girolamo Colbacchini fu Giovanni di Bassano. La terza campana è del 1928 fusa dalla Premiata Fonderia De Poli di Vittorio Veneto. Il campanello è del 1938 rifuso dalla stessa ditta De Poli”. 

“Solo nel dicembre del 1878 si trova traccia di versamenti ai Fratelli Bellini di Valdobbiadene – conclude -, ‘per la costruzione di un orologio nuovo applicato alla torre del paese’ e l’anno successivo, giugno 1879, si trova il versamento per un parafulmine (un nuovo parafulmine sarà installato nel 1971). Nella notte del 13 luglio 1904, un terribile temporale si scatenò in Caerano e venne abbattuta la statua di San Marco, che cogli altri evangelisti spiccava nella torricciola a destra della facciata; l’intonaco levato, le murature d’un angolo spaccate, in tutto più che venti scalfitture, non di grande entità. Il danno in men di otto giorni fu riparato, rimessa una nuova statua eseguita dallo stesso Sartor che fece le altre”. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata). 
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