Murale al Centro Frassati, la “burocrazia” ne blocca la realizzazione

Il progetto

L’assessore caeranese Francesca Altin, candidato sindaco nelle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno prossimi, ha acceso i riflettori sulla futura realizzazione del murale volto a riqualificare la facciata esterna del Centro Parrocchiale Frassati di Caerano.

L’assessore Altin ha spiegato che l’opera, commissionata dalla comunità caeranese al noto artista Diego Montagner, si è arenata da giorni in municipio per motivi burocratici.

“L’atteso murale al Centro Frassati – commenta Altin – deve essere realizzato quanto prima. Non è ammissibile che per questioni burocratiche, tra l’altro di almeno dubbia interpretazione, un’opera così importante non possa vedere la luce”.

L’opera sarebbe dovuta rientrare in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area esterna del centro, dove sono in programma anche importanti lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche attualmente presenti, oltre al ripristino della facciata in quanto ormai deteriorata dal tempo.

La progettualità è stata sospesa dagli uffici comunali “in attesa di definire negli strumenti di pianificazione urbanistica comunali, mediante opportune direttive e/o criteri, gli interventi di tale natura e/o portata”.

“Nonostante il Centro Frassati non sia vincolato dal punto di vista ambientale e paesaggistico – continua Altin – e il Comune non abbia mai varato un regolamento del colore, è stata comunque presentata una comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), ma gli uffici comunali hanno considerato il murale improprio e non coerente con il contesto urbanistico della zona”.

“Pur non condividendo tale interpretazione – prosegue -, è stata comunque presentata questa prima Cila che è poi passata persino per un’apposita commissione edilizia che ha deciso di sospendere il tutto in attesa di un parere tecnico interno. Il progetto artistico si trova quindi ora in un limbo e non si vede via di uscita, mentre per gli altri lavori previsti è già stata depositata una seconda Cila. L’auspicio è quindi quello che gli uffici comunali trovino in tempi rapidi una soluzione, così che il murale possa finalmente prendere vita”.

“L’idea di rinnovare la facciata dell’edificio principale del Centro Frassati – spiegano Cinzia GallinaAndrea Barra e Mariaelena Boin, tra i principali sostenitori del progetto – è nata negli ultimi mesi grazie all’interessamento di un gruppo di genitori e del parroco don Roberto Stradiotto. L’obiettivo è quello di rinnovare gli esterni del Centro per riqualificare l’intera area e renderla maggiormente a misura dell’utenza più giovane. Per far sì che questo sogno diventasse realtà, abbiamo messo in campo un investimento economico importante grazie a diverse donazioni e all’organizzazione di pranzi e lotterie per raccogliere fondi mirati”.

“Quando però pensavamo ormai di partire con i lavori – continuano -, il Comune ha bloccato tutto e questo ci rende davvero tristi, anche perché non capiamo le motivazioni alla base dello stop al cantiere. Ci sentiamo traditi, le premesse erano infatti diverse”.

Sulla stessa linea di pensiero anche l’artista Montagner, la cui opera al Centro Frassati verrebbe annoverata tra le più grandi da lui mai realizzate nella Marca trevigiana.

“Non riesco a darmi una valida spiegazione per quanto sta succedendo – sottolinea Montagner -, una cosa del genere non mi era mai capitata. Dispiace soprattutto per i ragazzi e la comunità caeranese che si è impegnata a lungo per raccogliere i fondi necessari per far realizzare non solo il murale, ma tutta la riqualifica dell’area. Caerano non si merita tutto questo e se il problema è l’opera in sé, che venga detto apertamente”.

“Il murales e la sistemazione dell’area esterna del Centro Parrocchiale Frassati sono temi a me cari – afferma il sindaco Gianni Precoma -. Relativamente al primo punto, che ho già approfondito con il parroco, l’ente necessita di una risposta anche dalla cittadinanza, per dare una lettura, la più democratica possibile, attraverso dei sondaggi, da farsi non in questo ultimo periodo di mandato, come da norma”.

“Si potrebbe ad esempio sentire nuovamente il Centro Parrocchiale – conclude – e, attraverso questa fondamentale istituzione, promuovere quanto indicato. Rispetto al secondo punto, sistemazione dell’area esterna – procedura amministrativa in itinere -, sono qui, sempre a servizio dell’ente. Ad ogni modo chiedo il rispetto per il ruolo del quale sono investito e sottolineo l’importanza della fiducia attribuita all’organo collegiale”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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