Cavaso e Tapa Olearia scommettono sul Distretto del cibo del Gal: dopo Maser, il comune sarà il 25° socio fondatore

Anche Cavaso del Tomba scommette sul progetto del Distretto del cibo: la decisione è arrivata mercoledì in giunta, fortemente voluta dal primo cittadino Gino Rugolo, dopo una valutazione dei vantaggi che questa iniziativa potrà portare al comune.

Cavaso si unisce così agli altri 24 comuni, assieme a Maser, che faranno parte dei soci fondatori della rete.

Se la missione del Gal Alta Marca, presentata qualche mese fa a Pieve di Soligo, è quella di coinvolgere i sistemi produttivi territoriali, garantendo sicurezza e sostenibilità ambientale, quella di Cavaso sembra correre parallela.

La priorità sta nel valorizzare i prodotti locali per creare una rete con la zona che faccia in futuro da vettore turistico: un’attenzione che era già stata resa evidente dalle iniziative riguardanti le filiere dell’olio, dei marroni del Monfenera, del prosecco Doc e dei formaggi, tra i quali Cavaso può vantare anche un vincitore alla scorsa edizione del “Caseus Veneto”.

Nella Marca Trevigiana la media tra numero di abitanti e presenza di piccole e medie imprese agricole è di molto superiore alla media regionale: per questo la zona rappresenterebbe un terreno fertile per far nascere un “parco alimentare” capace di convogliare le forze nella costruzione di una rete sinergica dove al centro c’è appunto il connubio cibo-territorio.

Oltre a 160 aziende, anche le associazioni e le cooperative si sono interessate in ben 54 comuni della Marca: anche la Tapa Olearia infatti, rappresentata dal presidente Lino Talamini, ha scelto di aderire al Distretto del Cibo.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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