Cavaso, “Ritroviamoci”: coscritto dell’83 organizza un incontro e ritrova a distanza di 36 anni i suoi commilitoni

“L’emozione non ha voce” è il titolo di una canzone di Adriano Celentano. È quello che avranno provato inizialmente gli ex commilitoni del “V° Scaglione del 1983” di stanza nell’ultimo periodo di servizio militare nella caserma di Tolmezzo, dopo l’iniziale servizio del CAR a Teramo.

Ritrovarsi tutti e dodici a distanza di 36 anni è stata un’impresa da parte di chi si è assunto l’impegno di organizzare l’evento, ma non sono stati da meno quanti hanno risposto all’appello di Silvano Sartor, di Cavaso del Tomba, i suoi ex compagni, ora ultracinquantenni, ma con lo spirito di allora, quando appena maggiorenni sono stati chiamati al servizio militare, svolto con spensieratezza, anche se a tratti duro e impegnativo.

Tra manovre, servizi di guardia e anche “nonnismo”, in quel tempo si sono formati come uomini e hanno coltivato amicizie, creando un gruppo unito e affiatato di ragazzi di diverse estrazioni e provenienti da varie regioni d’Italia.

FOTO GRUPPO MILITARE tolmezzo

L’idea di riunire i suoi ex compagni di naia da parte di Silvano Forner è scattata nel giugno dello scorso anno, quando con il Gruppo Alpini di Cavaso era presente all’Adunata del Triveneto delle Penne Nere che si si è tenuta a Tolmezzo.

“In quell’occasione, rivedendo l’ex caserma “Dal Din” della Brigata Julia in stato di abbandono, mi è scatta l’idea di provare a contattare quei 12 commilitoni, che a quel tempo avevano diviso con me quel periodo di Naia” confessa Silvano Sartor.

“Non è stato facile ma da quel giorno, dopo mesi di ricerche, sono riuscito a contattarli tutti, organizzando il ritrovo per l’8 marzo di quest’anno. Purtroppo a causa del lockdown nazionale ho dovuto, mio malgrado, rinviare tutto” conclude.

Uno stop che ha complicato ulteriormente le cose, ma alla fine l’incontro ha avuto il suo felice epilogo domenica scorsa, 18 ottobre, a Verona.

Una giornata particolarmente intensa ed emozionante, come era facilmente prevedibile, condita da ricordi e aneddoti e anche qualche sfottò, sette ore di amarcord che non sono bastate per rivivere i momenti passati insieme, con la promessa di ritrovarsi con scadenza annuale.

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Silvano Sartor).
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