Faccia a faccia con i ladri: visitate almeno dieci vie in Valcavasia

Faccia a faccia con i ladri: visitate una decina di vie in Valcavasia

I ladri hanno colpito furiosamente anche ieri sera, tra le 18 e le 22.30, con nuova ondata di furti prima a Cavaso del Tomba e poi a Possagno. I Carabinieri sono intervenuti più volte con le sirene spiegate, tempestivamente, sollecitati dalle chiamate dei residenti, ma i responsabili non si sono fatti scoraggiare da questi allarmi e hanno continuato a delinquere.

Nonostante gli sforzi dei Carabinieri, che continuano un’intensa opera di controllo e che cercano di presidiare il territorio con capillarità, della Polizia locale dell’Unione Montana del Grappa nel supportarli e l’installazione di impianti di videosorveglianza da parte delle amministrazioni comunali, il fattore determinante sembra essere la “sfacciataggine” dei responsabili di questi furti, che non si allontanano dal paese nemmeno quando vengono individuati.

Le immagini dei ladri dentro un’abitazione

I responsabili dei furti di ieri sera vengono descritti come in “due o in tre, con addosso felpe con il cappuccio, torce e almeno uno strumento da scasso”. Sono agili, abbastanza da arrampicarsi su una grondaia, e tendono ad aprirsi sempre due vie di fuga, oppure a fare da palo. I gruppetti però potrebbero essere ben più di uno.

In via Serafin a Possagno, verso le 19, due ignoti (lo si vede dalle telecamere di sorveglianza) hanno abbattuto una pesante portafinestra che dà su un campo verso la Valcavasia, per poi accedere al salotto e alla cucina di una villetta a schiera, facendo scattare l’allarme. Gli intrusi – come spiega il residente, mentre ci mostra la lastra di vetro del serramento infranta – non avrebbero rubato nulla: alle 19.05, al suo arrivo, si sono dati alla fuga, forse avvertiti da una terza persona all’esterno.

Ieri sera le segnalazioni di auto o persone sospette venivano anche da via Asiago, via Montegrappa, via Campestrino, via Serafin, contrada Masiere, via Forcellini: un tentato “saccheggio” che forse non è bene definire con questo termine, poiché spesso, dopo l’effrazione in casa, non viene asportato nulla se non valori e contanti (almeno, così è stato per questi casi). In via Bonotti a Cavaso del Tomba si dice sia stata sfiorata una colluttazione tra un ladro e un residente (ma di questo ancora non si è certi), mentre a Possagno un cittadino se li sarebbe trovati davanti all’improvviso, nel buio.

I sindaci, Valerio Favero per Possagno e Gino Rugolo per Cavaso del Tomba, invitano a fornire quante più indicazioni possibile su eventuali sospetti. “Non bisogna aver paura di chiamare il 112 quando ci si sente in pericolo” affermano.

A Cavaso, l’amministrazione aggiunge: “Stiamo ancora completando l’impianto di videosorveglianza, che dovrebbe essere pronto entro Natale. Inoltre, stiamo considerando di ampliare il progetto relativo al controllo di vicinato. L’investimento contri i furti, calcolando la polizza assicurativa stipulata per i danni da effrazione, ammonta già a 150mila euro”.

Intanto capita che anche chi lavora negli uffici e nei locali che danno sulle strade e sulle piazze tenga un taccuino sul quale annotare le targhe sospette, in una cornice di paranoia collettiva che appare in questi giorni più che giustificata.

(Foto: per gentile concessione di un lettore – Qdpnews.it).
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