Erano emozionati in molti per l’apertura di Cavaso in Fiore, una manifestazione particolarmente sentita, che ha ridato colore al colmello di Caniezza in una soleggiata domenica primaverile: l’amministrazione comunale, la Proloco, le associazioni e le attività che hanno preso parte all’organizzazione.
Già alle 9 di questa mattina tra le bancarelle di ogni tipo, tra i migliori fiori dell’artigianato locale e delle attività della zona si aggiravano numerosi avventori locali e non.
Via Roma, Piazza e piazzetta XIII Martiri sono state allestite accuratamente dai volontari, cercando di dare centralità specialmente ai fiori e alle piante, ovvero al tema principale.
Poco dopo le 10, puntuale, trasportata da un vento possagnotto, è arrivata la Banda di Possagno con le majorette, che ha sfilato per tutta la piazza, per poi fermarsi davanti a una moltitudine di autorità civili, sindaci e assessori da tutti i Comuni della Pedemontana del Grappa, e militari locali.
Ad aprire la cerimonia è stato il sindaco di Cavaso, Gino Rugolo, seguito poi dagli interventi di Claudio Sartor per la Provincia di Treviso, dalla consigliera regionale Silvia Rizzotto, dall’onorevole Ingrid Bisa e dall’assessore Michele Cortesia, in rappresentanza della Strada del Vino Asolo Montello, che ha chiesto alla platea di dare il benvenuto agli ospiti di Casa del Campo e fare gli auguri a una di loro, in segno di accoglienza e inclusività.
Sono stati anche ringraziati Gianfranco Baldo e Gaetano Sartor, delle rispettive aziende agricole, per aver provveduto a organizzare un’esposizione zootecnica che comprendeva la specie della mucca burlina, tipica del Monte Grappa, diventata mascotte.
Sono intervenute anche la sindaca dei ragazzi Alice Foggiato, con la vice Sofia.
Tra gli stand più apprezzati, oltre a quello della Pro loco presieduta da Stefano Colmanet, c’era quello dell’Istituto Maffioli, dove gli studenti hanno fornito un assaggio di un prelibato risotto tipico al gusto di Recantina.
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