Barisoni: “O si è sostenibili o si viene sbattuti fuori dal mercato”

Profitto e sostenibilità non solo devono andare a braccetto, ma sono dipendenti uno dall’altro – ha affermato Sebastiano Barisoni -. Vediamo come la sostenibilità non sia solo un tema ecologico o di sensibilità ambientale, ma anche di merito creditizio: le banche daranno sempre più credito (e con maggior facilità) a chi ha un percorso di sostenibilità e non a chi fa un investimento una tantum”.

Sebastiano Barisoni

Quando si parla di sostenibilità non si deve pensare solamente alla parte ambientale, ma anche a quella sociale “come ad esempio politiche di welfare, di responsabilità verso il territorio che ti ospita e che ti ha fatto crescere”.

La sala del teatro Sansovino

“La sostenibilità è intrinsecamente legata ai profitti futuri per due motivi: un approccio strutturale diventa un elemento di maggior merito creditizio, proteggendo in questo modo non solo l’azienda da quello che farà domani il legislatore (Bruxelles in primis ndr) ma anche dagli atteggiamenti del consumatore” ha aggiunto poi Barisoni. “Dicendolo in maniera un po’ brutale: se tu non hai un percorso di sostenibilità, o verrai sbattuto fuori dal mercato o sarai fortemente limitato dalle norme che stanno andando proprio in questa direzione, o sarà il consumatore che non inizierà più a sceglierti perché ritiene che la sostenibilità sia un valore aggiunto”.

I primi relatori della tavola rotonda

Secondo Barisoni la sostenibilità non è un qualcosa “che ti ha ordinato il medico e che va calata dall’alto, ma dovresti capire che questo percorso ti rende più solido come impresa. Ma non solo come impatto sull’ambiente ma soprattutto per quanto riguarda le domande future e sulle attribuzioni di valore da parte del consumatore”.

(Hanno collaborato Monica Ghizzo, Simone Masetto e Andrea Berton. Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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