Borgo Vivo, un cuore pulsante per il paese. Presentato il progetto che donerà una nuova vitalità al Comune

La presentazione del nuovo logo di “Borgo Vivo”

Una nuova vita per Cison di Valmarino: è stata presentata ieri giovedì, nella sala consiliare, la nuova identità visiva del Comune, simbolo di rinascita economica e sociale dello storico borgo. 

Sarà un cuore a rappresentare “Borgo Vivo”, il progetto, nato dalla sinergia con l’agenzia di comunicazione trevigiana Heads Group, che permetterà di infondere nuova vita al territorio di Cison di Valmarino e di posizionarlo al centro di una rinascita economica e sociale senza precedenti. Nello specifico, l’obiettivo è quello di favorire la presenza degli artigiani lungo tutto l’arco dell’anno, così come di potenziare i servizi rivolti agli abitanti e ai visitatori, aumentando l’attrattività del territorio anche nei confronti dell’imprenditoria e di futuri potenziali residenti.

“Il progetto nasce, nella mia testa, a dicembre 2021 – procede con un excursus storico il sindaco Cristina Da Soller, visibilmente emozionata -. Quando è uscito il bando Pnrr, cominciai a ragionare e sognare. Fin dal principio, mi ha sostenuto la mia amministrazione comunale e, pian piano, si sono aggiunti anche gli Uffici, i partner, la Pro Loco, Unpli, Confartigianato e tanti altri. Il 23 giugno 2022 stavo nel piazzale dello stadio di Lignano, aspettando di andare a vedere i Måneskin, quando uscì la graduatoria: Cison di Valmarino c’era. 

Grazie alla nostra comunità e alle precedenti amministrazioni – continua il primo cittadino – abbiamo un paese bello e c’è un’attenzione particolare verso il territorio: le sue bellezze naturalistiche, le esperienze e la gente che ci abita. Un vantaggio grande questo che ci ha permesso di concentrarci a riempire quei contenitori, quei bellissimi spazi che hanno bisogno della nostra vitalità. Il progetto ha lo scopo di mostrare quello che siamo e far rendere anche a noi chi siamo”. 

L’immagine del cuore vuole raccontare la storia del borgo cisonese, nato dal lavoro manuale e dalla passione degli artigiani. Nell’immagine sono rappresentate tutte le sette frazioni che compongono il borgo: Tovena, San Boldo, Soller, Gai, Mura, Rolle e Cison di Valmarino, e simboleggia la capacità di ognuna di unirsi alle altre come in un unico cuore che batte all’unisono.

Un primo passo di un piano strategico articolato, volto a ridefinire l’identità corale del borgo in modo integrato e distintivo. Un progetto che comprenderà, nei prossimi mesi, anche un rinnovato storytelling del territorio e dei suoi itinerari, e la sua promozione attraverso la creazione di un nuovo sito web nonché l’ottimizzazione dei canali social.

“Abbiamo conosciuto Cison di Valmarino vivendolo a pieno e abbiamo sentito la forza, l’energia – hanno spiegato i grafici dell’agenzia di comunicazione trevigiana Heads Group -. Queste sensazioni le abbiamo trasferite di pancia in un marchio: il cuore, ma artigiano, che unisca tutte e sette le frazioni. Cison di Valmarino è un borgo che ha un’identità tanto forte, un borgo che vive: ‘Borgo Vivo’. La cosa che vediamo, appena entrati a Cison di Valmarino, sono le case rosse e questi infissi perfetti bordeaux: questo è il vostro colore”.

Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito del piano strategico finanziato nel contesto del “PNRR – Next Generation EU, Missione 1 Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3) Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1 – “Attrattività dei borghi storici”, un insieme di azioni e interventi finalizzati a promuovere la rigenerazione, la valorizzazione e la gestione del patrimonio di storia, cultura e tradizioni artigiane dei piccoli borghi italiani.

Alcuni progetti compiuti 

Come primo provvedimento, è stata fatta la catalogazione del patrimonio librario dell’associazione La Via dei Mulini: oltre 900 libri della storia del territorio. “Buona parte dei dati culturali e le notizie storiche del nostro territorio sono frutto di un lavoro di tanti anni dell’associazione La Via dei Mulini – ha spiegato il sindaco -. Questa attività ha reso possibile catalogarli nel sistema bibliotecario per metterli a disposizione di tutti”.

Un’altra attività è il recupero di tutto il materiale audio e video esistente della storia di Artigianato Vivo. “Abbiamo un video della prima edizione risalente al 1980 e svariate foto delle successive – ha fatto sapere Da Soller -. L’idea è quella di renderle fruibili con delle stampe che affiancano quello che oggi è. Recuperare da dove siamo partiti per capire dove vogliamo andare”. 

È stata aperta inoltre la sede de La Via dei Mulini. “Natalino Merotto, scomparso negli scorsi giorni, aveva sottoscritto un impegno quando avevamo presentato il progetto che se saremmo riusciti a vincere e a finanziare il progetto, avrebbe donato l’immobile al Comune. Così è stato. Il Comune ha dato in concessione e uso all’associazione che si sta impegnando ad animarlo, grazie anche ad una fitta rete di associazioni del terzo settore, legate soprattutto alla disabilità” ha aggiunto il sindaco.  

Il libro “Borgo parlante”. “L’associazione italiana di storia orale ha lottizzato il nostro territorio andando a caccia di testimonianze delle persone più anziane del nostro territorio per farci raccontare il nostro ultimo secolo – continua Da Soller -. Il libro, che raccoglie alcuni estratti delle interviste, è pronto e verrà pubblicato nei prossimi mesi”.

Abaco Artigiano. “Un evento che ha portato a Cison di Valmarino 100 architetti per formarsi qui e che hanno visitato il nostro borgo: come l’artigianato possa essere valorizzato e uno strumento a disposizione per l’architettura” aggiunge Da Soller.

Silos. “Abbiamo ultimato i due silos. La destinazione d’uso, a causa della ridotta grandezza, sarà a magazzino” conclude il primo cittadino.

Il futuro di Cison di Valmarino 

Lo sportello imprese. “A 1.6 milioni del Pnrr si sono aggiunti 844 mila euro che il Ministero ha messo a disposizione delle imprese che vogliano investire su Cison di Valmarino in un progetto coerente con quello che abbiamo presentato. Abbiamo messo a disposizione le competenze di Flavio e Laura che ogni martedì hanno ricevuto chi voleva esporre la propria idea per vedere se entravano nelle maglie del progetto”.

Il sito

Cison Academy. “Con il Touring club abbiamo programmato tre pomeriggi di formazioni per gli esercenti del territorio – ha spiegato il sindaco -. C’è stato un incremento di turisti, con una diversa qualità grazie al riconoscimento Unesco. Dobbiamo essere preparati e fare rete. L’obiettivo del Touring club era proprio questo: far dialogare chi lavora nel territorio. L’esperienza riprenderà a febbraio con i laboratori di experience e delle interviste sul territorio per far emergere le peculiarità delle professionalità sul territorio”.

Parco didattico del saper fare”, la valorizzazione di Ruralia e di tutte le attività legate al museo. “L’obiettivo è quello di portare le scolaresche al Museo per dei laboratori e per conoscere la nostra storia. In questo senso abbiamo dato vita alla Caccia al tesoro, con la collaborazione degli imprenditori del nostro territorio che hanno aperto le loro porte ai partecipanti” continua Da Soller.   

“L’entusiasmo ce lo ho messo tutto e sono convinta che, in questo momento storico, questo finanziamento è un’opportunità che la comunità non può farsi scappare – conclude il primo cittadino -. Questo non dipende da me, io posso dare incarichi ma dipende tutto dalla volontà dei cittadini. Cison di Valmarino ha una marcia in più in termini di forza, storia e orgoglio del volontariato: dobbiamo metterle insieme e fare rete per andare avanti e dare vitalità alla nostra comunità. Questo progetto nasce per ripopolare i borghi attraverso la cultura, creando una comunità dove si vive bene”. 

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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