Pochi labari, vessilli, bandiere gagliardetti e gonfaloni come sempre, distanziamento fisico per tutta la durata della cerimonia, rigorosamente con mascherine sul viso: così questa mattina, domenica 6 settembre, il 49.mo Raduno alpino al Bosco delle Penne Mozze.
Le rappresentanze minime degli alpini delle sezioni trevigiane, i consiglieri dell’associazione Aspem tra le famiglie dei Caduti alpini e del Comitato del Bosco, non hanno potuto mancare al memoriale, come ha confermato il presidente dell’Associazione che ha organizzato l’evento, Varinnio Milan, nel suo breve saluto al termine dell’Onore ai Caduti e dell’alzabandiera.
Presenti anche alcune sezioni ospiti, quella di Belluno e Monte Grappa, e ovviamente Cristina Da Soller, sindaco di Cison.
“Nonostante le complicanze del Covid avevamo l’obbligo di venire qui al Bosco – ha detto Milan – sia pure a ranghi ridotti perché il primo e grande nostro impegno è quello della memoria e una limitata presenza non sminuisce il significato della nostra presenza per tenere saldo il ricordo attivo con il passato e tenere impressi i nomi sulle nostre steli”.
Non è mancato il commosso ricordo della recente scomparsa del già vice presidente e consigliere dell’associazione del Bosco, Remo Cervi di Caerano: “Ha sempre amato il Bosco e le anime che lo popolano – ha affermato Milan – profondendo energie affinchè il ricordo di tanti sacrifici ed eroismi non dovesse mai cadere nell’oblio. Gli saremo sempre riconoscenti”.
A concludere con il sottofondo della canta “Signore delle Cime” anche la preghiera dell’Alpino, recitata da Marco Piovesan, presidente della sezione di Treviso.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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