Nonostante la pioggia che ha minacciato l’iniziativa, si è potuta svolgere la prima delle “Passeggiate nel borgo” a Cison di Valmarino nel pomeriggio di ieri, domenica 30 agosto.
La prima di quattro tappe curate dall’associazione “La via dei mulini”, che proseguiranno per altre tre domeniche, ovvero il 6, 13 e 20 settembre: tappe che intendono approfondire storie e aneddoti del cisonese (qui l’articolo).
Un’iniziativa che ha fin da subito ottenuto una buona risposta e una certa curiosità di pubblico, anche da parte degli abitanti del luogo, come ha spiegato Cristina Munno, assessore alla Cultura del Comune di Cison di Valmarino.
“Abbiamo creato questa iniziativa all’ultimo – ha spiegato l’assessore – perché dovevamo prima capire se fosse fattibile e da subito ha ricevuto un buon riscontro in fatto di prenotazioni”.
“Considerato come ci sia un forte turismo domenicale, – ha proseguito Cristina Munno – volevamo offrire qualcosa in più: è vero che ci sono diverse tabelle esplicative nel territorio, ma credevamo che il pubblico stesso avesse necessità anche di interagire con qualcuno del luogo”.
E non sono da escludere altre iniziative legate alla storia locale, che sicuramente vanno a valorizzare quello che è il patrimonio culturale del cisonese.
L’arrivo dei Brandolini per gestire il loro feudo dal 1436 fino alla caduta della Repubblica di Venezia – e le tracce della loro permanenza nel territorio -, i segni del passato ancora conservati all’interno della sede municipale, con i suoi pozzi interni e la sala consiliare della seconda metà del Seicento, la piazza esplorata nelle diverse fasi storiche: sono stati soltanto alcuni degli aspetti ieri affrontati durante il percorso.
Senza dimenticare il passaggio di personaggi di rilievo come gli esponenti della famiglia di Guido Cavalcanti, lo stesso tanto citato da Dante Alighieri, o l’esperienza cinematografica degli attori Marcello Mastroianni e Laura Antonelli, che a metà degli anni Settanta in villa Cosma Gasparetto, proprietà del giornalista esperto di vetro di Murano Astone Gasparetto, hanno sostato per girare alcune scene del film “Mogliamante”.
Ma non sono mancate neppure le storie legate al centralissimo teatro La loggia in piazza Roma, rinnovato nel Cinquecento e poi nel 1650, una sorta di “piccolo parlamento” dove si riunivano gli esponenti maggiori del territorio e nel quale veniva amministrata la giustizia, tanto che si narra l’episodio di un sequestro di cavalieri da parte degli abitanti, determinati a ottenere la scrittura anche in volgare, e non soltanto in latino, delle leggi scritte: tutto ciò fino a giungere all’adattamento in vero e proprio teatro nell’Ottocento, con i palchetti delle famiglie più in vista e delle famiglie di mugnai.
Teatro La loggia che è stato anche una Casa del Fascio negli anni Trenta e poi sala cinematografica nel dopoguerra, fino al totale ripristino dell’attività di teatro negli anni Novanta.
C’è davvero tanto che a Cison di Valmarino merita di essere narrato e le “Passeggiate nel borgo” sono un bel viaggio nella storia, utile per tutti, anche per chi nella stessa Cison ci vive.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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