Cison, domani il Raduno al Bosco delle Penne Mozze, ma senza la consueta grande partecipazione degli alpini

Domani, domenica 6 settembre, come ogni prima domenica di settembre (almeno fino al prossimo anno quando la cadenza sarà l’ultima domenica di agosto) il Bosco delle Penne Mozze accoglierà il 49esimo Raduno al Bosco per onorare e ricordare gli alpini morti in battaglia, 2.405 stele, appartenenti ai territori delle quattro sezioni trevigiane.

Ovvero il segno del solito partecipato raduno che per quest’anno, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, è destinato a saltare nella sua normale programmazione. Non ci saranno nel 2020 immagini che rimangono negli occhi come quelle che si sono viste negli anni scorsi ma ritorneranno di certo.

Che non sarebbe stato il solito raduno era stato annunciato e ufficializzato nel corso del consiglio direttivo dell’As.Pe.M di sabato 20 giugno. Mentre nel 2021, in occasione del 50esimo delle Penne Mozze, con la cerimonia che entra nel calendario ufficiale dell’Ana nazionale e proseguirà poi a cadenza quinquennale, si recupererà con la dovuta rilevanza.

Per questa occasione dunque è stata prevista una cerimonia molto contenuta alla presenza di presidente Varinnio Milan e consiglieri dell’As.Pe.M., dei presidenti con i vessilli delle quattro sezioni e i consiglieri del Comitato Bosco.

Si pensa che ci saranno anche diverse presenze spontanee, tuttavia il programma prevede niente messa, niente cori, niente pranzo alpino. Una semplice benedizione, una preghiera, un breve ricordo con la deposizione di una corona d’alloro alla memoria delle Penne Mozze che riposano nel Bosco.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Aspem Vittorio Veneto).
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