Cison, duplice omicidio di Rolle, Sergio Papa smentisce una testimonianza: “Non avevo lo zaino in pizzeria”

Nuova udienza per il doppio omicidio di Rolle. Ieri Sergio Papa, il principale imputato ha chiesto di parlare, si è alzato e ha preso il microfono. Poi, guardando in volto la testimone le ha detto: “Lei si confonde e si sbaglia. Quella sera io non avevo lo zaino. Ho preso uno spritz, un tramezzino e un caffè”.  Papa è intervenuto, con spontanee dichiarazioni, nel processo che lo vede imputato di duplice omicidio volontario aggravato di Loris e Annamaria Nicolasi, uccisi nella loro casa di Rolle il 1 marzo 2018.

Difeso dall’avvocato Alessandra Nava, il 36enne ha provato così smentire le dichiarazioni dell’ex titolare della pizzeria Alle Fronde di Refrontolo, uno dei testi chiavi dell’accusa rappresentata dal pubblico ministero Davide Romanelli.

Nei giorni successi al delitto, infatti, la donna aveva dichiarato di aver visto Papa nel suo locale, la sera del 28 febbraio: “In uno stato pietoso. Non era lucido. Girava su stesso, parlava da solo. E portava uno zaino”.

Le sue dichiarazioni sono, infatti, molto importanti, perché collocherebbero Papa, la sera del 28 febbraio a Refrontolo, dove è stata rubata la Panda, vista vicino alla casa dei Nicolasi il giorno del delitto. La stessa auto (ritrovata bruciata nella notte) che una teste di Miane, ha detto di aver visto parcheggiare davanti alla casa del fratello dell’imputato, da un giovane con la sua corporatura.

Ieri, è stato sentito anche un vicino di casa del fratello di Papa che lo ha riconosciuto: “E’ il ragazzo che stava nel nostro giardino comune, e aveva un arrossamento sotto l’occhio”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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