“Mura vi augura Buone Feste…e vi da appuntamento a Natale 2021”: la scritta che campeggia all’ingresso del borgo di Mura, frazione di Cison di Valmarino, annuncia come i tradizionali presepi in loco verranno riproposti il prossimo anno.
Il motivo è facilmente immaginabile: la crisi sanitaria provocata dalla pandemia non consente lo svolgimento di un appuntamento che, per sua stessa natura, era in grado di attrarre centinaia di visitatori, curiosi di poter vivere da vicino l’atmosfera della Natività, con decine e decine di scenari della Sacra Famiglia disseminati tra portici e cortili, che accompagnavano il periodo natalizio fino al giorno dell’Epifania.
In realtà, il borgo di Mura anche quest’anno presenta tracce di quell’abilità artistica e artigianale che l’ha sempre contraddistinto. Scenari che, con la propria semplicità, non hanno difficoltà nel catturare lo sguardo di chi li osserva.
Tutto inizia all’ingresso stesso della frazione, con un gregge di pecore che anticipa una scena della Natività realizzata in legno, con personaggi a grandezza naturale. Una volta oltrepassata l’antica chiesetta, torna un’altra scena della Sacra Famiglia, stavolta sullo sfondo di una lastra di ferro.
Esempi di quanto la creatività, partendo da materiale di recupero come base, possa ricreare un’atmosfera che la pandemia tutt’ora in corso avrebbe avuto non poche chances di compromettere.
Scene, quelle realizzate in legno e in ferro, che incuriosiscono il visitatore e lo inducono a intraprendere un percorso a piedi, costeggiato dalle numerose case in pietra che compongono il borgo.
Una passeggiata che svela come gli abitanti, nonostante quest’anno manchi l’ufficialità del presepio artistico, non abbiano dimenticato l’artigianalità che li contraddistingue, decidendo di mostrare tutta la loro creatività per adornare le finestre o i propri cortili privati.
Seppur in numero decisamente inferiore a quanto prevedeva la tradizione, la passeggiata svela presepi realizzati con sassi o sul fondo di una vecchia botte, alberi di Natale in legno o decorazioni dello stesso materiale per adornare l’abete in cortile.
Babbi di Natale, candele di Avvento, angeli: non manca nulla per dare comunque un velo di suggestione a un borgo che ha già, per sua stessa natura, una certa poeticità.
E la poeticità è racchiusa anche nell’angelo che sorveglia l’antico capitello votivo di San Liberale, proteggendone gli affreschi del 16esimo secolo e volgendo la sguardo verso via Petrarca e la sua meravigliosa passerella naturalistica.
Sorprese che in fondo danno ragione al simpatico Pinocchio appollaiato sulla finestra di un’abitazione, situata di fronte all’antica chiesetta della frazione: dire che quest’anno a Mura il presepio non c’è è una piccola bugia perché, nonostante tutto, il borgo riesce sempre a sorprendere, anche in questo Natale così particolare.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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