Ermete Realacci, già membro della Camera dei Deputati e presidente onorario di Legambiente, è oggi presidente di Symbola, fondazione nata con lo scopo di promuovere e aggregare le qualità italiane, operazione possibile “soltanto con una foto di gruppo in cui imprese, territorio, comunità e saperi stanno assieme” commenta.
“Quando l’Italia fa l’Italia, è un Paese formidabile – aggiunge – Il problema è che molto spesso non solo siamo incapaci di affrontare i nostri difetti, ma non siamo neanche capaci di leggere i nostri punti di forza”.
E per spiegare questo concetto Realacci porta l’esempio della forza italiana nell’economia circolare in cui “stacchiamo” il resto dei Paesi europei “recuperando trenta punti percentuali in più sui rifiuti industriali rispetto alla media, molto più dei tedeschi”.
Situazione questa che avviene “non perché ci siano state leggi o incentivi – aggiunge – ma perché essendo un Paese povero di materie prime siamo stati costretti, nel corso dei secoli, a usare quella grande fonte di energia rinnovabile e non inquinante che è l’intelligenza umana”.
Innovazione alla qualità e alla bellezza, sono “la chiave della nostra forza in tutti i settori. Pensiamo al vino, si è appena concluso il Vinitaly – aggiunge – l’Italia, quando ci fu la crisi del metanolo nel 1986 produceva il 40% in più del vino, ma quel vino valeva un decimo dal punto di vista economico. Cos’è accaduto? Si è passato da quantità a basso prezzo a qualità legata al territorio”.
“Oggi danneggia l’economia chi è contro la sostenibilità o chi non si muove in quella direzione – conclude – perché le imprese che vanno meglio, e tanti lavori che Symbola fa con Unioncamere lo dimostrano, sono quelle che scommettono sull’ambiente e sulla sostenibilità che innovando, esportano e producendo più posti di lavoro: un’Italia che fa l’Italia, appunto”.
(Hanno collaborato Monica Ghizzo, Simone Masetto e Andrea Berton. Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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