Gli imprenditori immaginano la ripartenza. Home Cucine: “Dovremo aiutarci a vicenda e comprare italiano”

 

Come potranno ripartire le imprese italiane e trevigiane dopo il blocco forzato legato all’emergenza Coronavirus? Qdpnews.it si è confrontato con Agostino Mirsayev, amministratore unico di Home Cucine, famosa azienda di Cison di Valmarino specializzata nella realizzazione di cucine moderne, classiche, di lusso e componibili.

“Anche la nostra azienda ha avuto delle perdite – spiega Mirsayev -, soprattutto di fatturato, perché le aziende dal 16 marzo 2020 in poi non hanno più potuto consegnare beni, merci e mobili di tutti i generi ai clienti perché erano chiusi in tutta Italia. Gli esteri si fermavano alla frontiera perché non volevano venire in Italia, quindi abbiamo avuto anche noi perdite, sia in Italia che all’estero, dal punto di vista dei mobili da cucina. Dal punto di vista della chiusura delle frontiere sicuramente inciderà perché logicamente non potranno più, per un periodo, mandare merce all’estero”.

“Dall’altro punto di vista – prosegue – i nostri clienti esteri, parliamo di clienti russi e americani, cercano il Made in Italy e quindi io ho ricevuto da New York, da un cliente malato di Coronavirus, un messaggio particolarmente toccante che mi dice: “Agostino devi essere vivo altrimenti noi cosa facciamo dopo?”. Questo come tantissimi altri attestati di stima da parte di clienti esteri e da parte dei miei collaboratori che mi chiamano per sapere: “Allora partiamo? Noi siamo pronti”. C’è tutto un sottostrato che comunque è importante per la ripresa delle attività in generale”.

Ben vengano i finanziamenti garantiti dallo Stato per la ripresa delle attività – precisa l’amministratore unico di Home Cucine in merito ai provvedimenti presi dal governo italiano per far ripartire l’economia della nazione. Sicuramente dovremo ripartire alla grande, io mi immagino già e dico che siamo delle macchine da Formula Uno che stanno accelerando per fare la sgommata iniziale e partire. Non mi preoccupa il fatto di lavorare dodici-quattordici ore al giorno: quello che serve anche perché ho i miei collaboratori che sono pronti per questo. Non sarà facile perché una ripartenza da una situazione del genere sarà molto difficile però ci siamo, dobbiamo far vedere chi siamo noi italiani”.

“Noi abbiamo sicuramente delle grandi cose in Italia – conclude Agostino Mirsayev concentrandosi sulla ripartenza delle attività culturali -, ma non solo nel Quartier del Piave e nel nuovo Patrimonio Unesco, le Olimpiadi a Cortina e tutta una serie di cose che comunque ci danno la possibilità di ripartire alla grande. Io penso che tutta Italia dovrà ripartire, secondo me noi dovremo aiutarci a vicenda, mangiare italiano, comprare italiano, fare le ferie in Italia perché abbiamo posti splendidi. Allora la ripresa sarà molto più veloce rispetto ad una ripresa in condizioni normali”.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it).
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