Cison di Valmarino, appartenente al ristretto club dei “Borghi più belli d’Italia” e da qualche mese “Bandiera arancione del Touring Club”, si è dotato dal 10 luglio scorso di un ufficio turistico gestito dall’associazione “Il borgo del cuore”.
Una lacuna colmata ma c’è un però. L’ubicazione del servizio all’interno dell’aia delle Case Marian, in un rudere riqualificato allo scopo (nelle foto), ha lasciato perplessi gli abitanti e anche qualche turista giunto a visitare il borgo. La location, molto affascinante, secondo i più, sarebbe troppo nascosta e distante da piazza Roma, dove si affacciano la parrocchiale e gli edifici di pregio del Borgo.
A microfoni spenti, c’è chi si sbilancia, vedendo delle sedi più opportune in stabili già restaurati, come “La loggia” o la Casa della dottrina. Ricordiamo che la sede è stata restaurata negli ultimi mesi di governo della giunta del sindaco Cristina Pin.
Inevitabilmente ora le domande vanno poste all’attuale primo cittadino di Cison Cristina Da Soller, che, chiamata in causa, non si sottrae: “Proprio in questi giorni, prima dell’inizio di Artigianato Vivo, verrà posta un’adeguata segnaletica che renderà facile trovare l’ufficio turistico – esordisce la Da Soller che poi, in merito alla possibilità di spostare lo stesso in altre sedi si esprime in questi termini – Per il momento si va avanti così. In futuro, quando avremo dei dati certi sulla fruizione dell’ufficio turistico, potremo eventualmente fare delle scelte diverse. La mia speranza è che le Case Marian possano diventare un centro vitale e frequentato durante tutto l’arco dell’anno, così da essere a quel punto la sede ideale per un ufficio turistico”.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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