Natale in radiomobile: il 25 dicembre assieme ai carabinieri contro furti e abusi

L’interno della radiomobile dei Carabinieri

Possiamo aiutarvi”: recita così il motto dell’Arma dei Carabinieri: due parole che racchiudono milioni di significati, uno a seconda di ogni circostanza, ma il supporto di uomini e donne in divisa non conosce pause neppure durante le feste e le ricorrenze. 

Natale con i Carabinieri di Vittorio Veneto – video di Luca Vecellio

Persino a Natale, giorno che per tutti è sinonimo di famiglia, ci sono Carabinieri (ma anche medici, Vigili del Fuoco e altri corpi di Polizia) che rinunciando agli affetti a loro più cari, indossano le proprie uniformi per tutelare i diritti di tutti. 

La partenza della pattuglia dalla Compagnia di Vittorio Veneto

Anche quando in molti sono occupati a scartare i regali, a preparare la tavola o ad affettare il panettone c’è chi vigila su di loro, percorrendo in auto le maggiori arterie di collegamento della Marca, camminando lungo gli stretti vicoli dei centri storici o pattugliando vie secondarie e zone collinari con un unico scopo: fare in modo che il Natale (così come ogni altro giorno dell’anno) possa trascorrere nel modo più sereno possibile

Il posto di controllo per prevenire furti e reati predatori

“Grazie per quello che fate e buon Natale” ne abbiamo sentite molte di frasi come questa durante la mattina che abbiamo trascorso con una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Vittorio Veneto impegnata in un servizio di controllo del territorio per prevenire i reati predatori come furti e intrusioni domestiche. 

La preparazione prima del posto di controllo

Parole di ringraziamento molto spesso pronunciate con timidezza, la stessa che hanno i bambiniquando per la prima volta vedono un uomo in divisa. Parole accompagnate però da un sorriso o da una stretta di mano: due semplici gesti che per chi mette a disposizione il proprio tempo per gli altri significano molto. 

I controlli nelle zone collinari della Compagnia

La prevenzione dei furti è un compito arduo: “il diavolo prima fece le pentole e poi i coperchi” recita un vecchio detto, ma nonostante i malviventi cerchino quotidianamente sistemi per eludere i controlli, le forze dell’ordine lavorano in sinergia con i cittadini per cercare di sradicare questo fastidioso reato. 

I Carabinieri fermano una vettura

Basta una finestra rotta o una porta sfondata per trasformare un giorno di festa, come quello di Natale, ad esempio, in uno da dimenticare, senza contare poi che un estraneo che entra in casa invade totalmente la nostra privacy, rovistando tra i nostri vestiti e nella nostra dispensa. Ecco perché risulta fondamentale un controllo del territorio capillare, fatto da uomini e donne preparate non solo all’intervento ma anche nella conoscenza del territorio e delle zone critiche che stanno proteggendo.  

Le operazioni di verbalizzazione necessarie dopo aver fermato una vettura

L’intervista al Tenente Francesco Cannalire, comandante della Compagnia di Vittorio Veneto

Il Tenente Francesco Cannalire

“Sono nato con addosso la divisa, anche mio papà era un Carabiniere e la mia infanzia l’ho trascorsa nelle caserme, giorno di Natale compreso” usa queste parole il Tenente Francesco Cannalire per spiegare la “facilità” con cui ogni anno donne e uomini in divisa sacrificano il loro tempo con la famiglia per dedicarsi alla sicurezza di tutti. “Essere Carabiniere è uno stile di vita, è un modo di vivere, di essere al servizio del cittadino e di far fronte alle sue esigenze e aspettative”.

I carabinieri “entrano” a Serravalle

Tenente, l’arma dei carabinieri è costantemente impegnata in controlli del territorio per cercare di prevenire furti e intrusioni nelle abitazioni. Anche il giorno di Natale non fa eccezione, anzi, mettete in campo un dispositivo maggiore? 

L’Arma dei Carabinieri in questo periodo di festività aumenta la presenza di personale e di pattuglie sul territorio per contrastare il fenomeno dei reati predatori, in particolar modo per quanto riguarda i furti e i furti in abitazione. Ma ai servizi attuati dal comando provinciale di Treviso si integrano quelli dei militari del reparto mobile della squadra di intervento operativo che ci ha supportato e ci supporterà in questo periodo particolare.

Il dispositivo di controllo messo in atto a Cison di Valmarino

Nel periodo delle feste statisticamente aumentano i reati predatori. Quali sono i consigli che si sente di dare ai cittadini per evitare che questo accada? 

Prima di tutto se si esce di casa anche per pochi minuti o per l’intera giornata bisogna ovviamente chiudere bene qualsiasi accesso all’abitazione in particolar modo se siamo in un condominio porte e cancelli di vialetti e zone comuni, nelle case singole il portone. Bisogna accertarsi che le porte e le finestre non abbiano delle rotture e quant’altro per facilitare l’accesso, il consiglio è anche quello di lasciare sempre le luci accese o di acquistare dei timer che possono accendersi a determinati orari. Mi preme sottolineare anche un aspetto importante: quello di non divulgare facilmente l’assenza dalle proprie abitazioni, specialmente sui social, mentre all’uscita di casa è importante fare attenzione nel notare movimenti o persone sospette e di chiamare immediatamente il nostro numero di emergenza 112 dove i nostri operatori saranno in supporto per qualsiasi richiesta o per qualsiasi dubbio.

Anche oggi siete impegnati in numerosi pattugliamenti. Prima abbiamo potuto vederne uno, come funziona questo dispositivo? 

Il dispositivo che abbiamo messo in campo questa mattina, che è lo stesso dei giorni scorsi e che durerà per tutto il periodo delle feste, prevede molti controlli sul territorio in particolare nei centri abitati, sulle arterie principali e anche nelle zone collinare dove ci sono delle abitazioni abbastanza isolate molto soggette a questi reati. 

La caserma sede della Compagnia di Vittorio Veneto

Essere Carabinieri significa mettere la sicurezza dei cittadini al primo posto, spesso sacrificando la propria famiglia. Cosa vi spinge a fare tutto questo?

Per me è abbastanza facile rispondere perché io sono nato con la divisa: mio padre era anche lui Carabiniere e quindi io la mia infanzia l’ho vissuta nelle caserme, Natale compreso. In linea generale io penso che essere Carabiniere sia uno stile di vita. Vorrei anche sottolineare che comunque la famiglia fa parte integrante di noi quindi il loro supporto ci dà la possibilità di affrontare il nostro lavoro e anche questi momenti particolari. Grazie ai nostri affetti diamo il massimo durante il nostro servizio e possiamo dire che anche loro fanno parte della grande famiglia dei Carabinieri. Vorrei augurare, da parte di tutta l’Arma, un sereno Natale e un felice anno nuovo a tutti i cittadini. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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