Alex Rossi, l’uomo del freddo: per il codognese bronzo al campionato mondiale di Ice Swimming in Polonia: “Uno sport dove l’aspetto mentale è fondamentale”

Da Codognè alle acque gelate della Polonia. Il fisioterapista Alex Rossi è tornato da Glogow con ben quattro medaglie di bronzo al collo, il 45enne di Codognè, nonchè fondatore del centro Kinè di Treviso, infatti ha partecipato al Campionato Mondiale di Ice Swimming.

All’esordio in una competizione internazionale, nuotando in acque la cui temperatura non sueprava i tre gradi, ha conquistato il terzo gradino del podio nei 250, 100, 50 metri stile libero e nei 50 metri farfalla con un quinto posto nei 500 metri stile libero, registrando il terzo tempo di sempre nei 250.

Ma cosa c’è dietro questo risultato? Nonostante Alex sia svantaggiato rispetto ad altri sfidanti che sono abituati a un clima più rigido (ad esempio polacchi e francesi).

Diciamo che è uno sport estremo dove è fondamentale l’aspetto mentale, quando lo superi diventa molto più fattibile” ammette Alex.

“La prima volta ad esempio è stato terribile, pensavo fosse veramente impossibile – continua – invece poi ho riprovato e sono riuscito ad abituarmi. In questo tipo di disciplina fondamentale provare in maniera graduale, con acqua più calda fino ad arrivare a quella fredda”.

Alex si allena spesso nei Laghi di Revine e Tarzo (una o due volte a settimana) e nel Lago di Santa Croce poco più a nord, ma ovviamente non è come allenarsi nei paesi nordici: “Gli atleti internazionali rispetto a me possono contare una maggior abitudine con acqua e clima rigido, ma questa non è una scusante”.

L’allenamento cambia in base al fatto se sono solo o meno. Se sono solo, infatti, per ragioni di sicurezza non posso spingere molto e devo stare poco in acqua. Se invece mi accompagnano posso fare di più perché in caso di difficoltà ho comunque qualcuno che può aiutarmi” prosegue.

Per quanto riguarda il nuoto nelle acque gelide, si va dai 5 gradi in giù arrivando a temperature sotto lo zero ed è una disciplina molto praticata nei Paesi del Nord, al contrario dell’Italia dove è praticamente sconosciuta: “Anche se il numero di appassionati ultimamente è in aumento” spiega il codognese.

A organizzare competizioni e fare da fulcro per questi nuotatori dalla tempra glaciale c’è l’International Ice Swimming Association (IISA) che in terra polacca, oltre ad Alex, ha portato un team composta da Federico Miot, Walter D’Angelo, Giovanna Barletta, Davide Belletti, Stefania Storace, Sandra Fanzeca e Lapo Sarfatti.

“È una disciplina che consiglio, anche se bisogna inizialmente andarci cauti (come detto la gradualità è fondamentale), i benefici che porta al fisico e alla mente sono tanti” sottolinea Alex.

“Ci sono molti studi che dicono che nuotare nelle acque gelide favorisce l‘attivazione del “grasso bruno” che ha ottimi effetti sul sistema immunitario. – conclude – E poi ci sono gli effetti psicologici perché mettersi alla prova, riuscire a resistere e a superare il momento di panico iniziale quando ti manca il respiro, rafforzano il proprio stato mentale”.

(Foto: per gentile concessione di Alex Rossi).
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