Caro bollette, piscine in difficoltà: domenica 6 febbraio scioperano diversi impianti dell’Alta Marca. I gestori: “Situazione ormai insostenibile”

Piscine sotto pressione: il recente caro bollette ha, di fatto, causato un aumento dei costi di gestione con rincari ancor più elevati.

Tante gestioni, per questo motivo, hanno deciso di aderire alla manifestazione nazionale del coordinamento associazioni gestori impianti natatori “Domenica 6 febbraio piscina chiusa” sospendendo le attività nei propri impianti.

Tra gli impianti aderenti ci sono anche diverse piscine dell’Alta Marca Trevigiana come Valdobbiadene, Montebelluna, Vittorio Veneto e, previa comunicazione al Comune, Conegliano.

L’iniziativa, fanno sapere dai diversi impianti, ha lo scopo di alzare un forte grido di allarme a tutte le istituzioni, in particolare al Governo nazionale e alle Regioni sulla situazione drammatica in cui si trova l’intero comparto.

“Una situazione che si aggiunge agli effetti delle varie ondate Covid che di fatto hanno contribuito a metterci in difficoltà” affermano dalla Montenuoto.

“Così ci è impossibile andare avanti – spiegano dalle piscine comunali di Vittorio Veneto – Se continuiamo di questo passo la nostra categoria sparirà, e questo avrà un effetto domino coinvolgendo anche i ragazzi. Si rischia di non poter più far praticare il nuoto ai giovani, che è anche strumento di socializzazione e di svago non indifferente“.

“In questi due anni siamo stati attanagliati in ogni modo dal Covid – continuano – con questa iniziativa vogliamo far arrivare il nostro grido di allarme a tutte le istituzioni sulla situazione drammatica in cui si trova l’intero comparto”.

Le piscine hanno enormi costi di gas ed energia elettrica – spiegano ancora dalla Montenuoto – Così non è ipotizzabile andare avanti, i costi diventano insostenibili“.

“I nostri impianti di Valdobbiadene e Montebelluna aderiranno alla manifestazione sospendendo domenica le attività del nuoto libero. – concludono – Sarà nostro interesse limitare ogni disagio ai nostri frequentatori, della cui comprensione siamo certi. Il periodo è impegnativo, per questo il settore dei grandi centri natatori con Fin Veneto, Assonuoto e tutte le sigle nazionali hanno deciso di fare questo importante gesto“.

Un rincaro che, per certi versi, ricorda il lockdown 2020, a detta di alcune attività, e che ora può rischiare di lasciare strascichi ancor più pesanti.

(Foto: Piscine comunali Valdobbiadene).
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