Il caro energia che si prospetta in crescita con l’arrivo della stagione fredda non sta preoccupando soltanto le famiglie, impegnate a far quadrare i conti a fine mese, ma anche il settore delle piscine.
A sostenerlo sono sia Ambra Pollesel delle piscine Nottoli di Vittorio Veneto, che Gabriele Salvadori della società Ranazzurra di Conegliano.
“La situazione per le piscine è drammatica: dopo un’estate buona, siamo ripiombati nell’incubo, questa è un’emergenza peggiore della precedente“, ha affermato Ambra Pollesel, la quale ha raccontato di bollette mensili dall’importo triplicato e del costo del metano passato dai 22 centesimi al metro cubo del settembre 2021 all’importo attuale di 76 centesimi.
“Il prezzo del metano è bloccato fino al 31 dicembre, ma poi non si sa quello che succederà: è necessario un intervento da parte del Governo, perché il rischio è che da gennaio le bollette risultino quintuplicate – ha proseguito – Oltre a ciò, non abbiamo nulla con cui difenderci in fatto di risparmio energetico: l’impianto è vecchio e datato e da cinque anni attendiamo dal Comune i nuovi serramenti, che risalgono al 1968”.
Pollesel ha specificato che la sua è una società privata, con contratto di concessione della struttura di proprietà del Comune di Vittorio Veneto.
“Nel tempo non è stato fatto un percorso in termini di risparmio energetico – ha ribadito – Da parte nostra stiamo compattando gli orari delle attività, ma credo che sia fondamentale un intervento da parte del Governo, perché non si dimentichino di noi: l’attività motoria è un diritto di tutti. Tutto è aumentato, persino il costo del cloro per la disinfezione è raddoppiato e di certo non possiamo quadruplicare le tariffe per starci dentro con tutto: sarebbe una cosa folle”.
“Siamo molto demoralizzati e la situazione è frustrante: di certo non possiamo abbassare la temperatura dell’acqua – ha aggiunto – Lo sport non è uno sfizio ma riguarda la cura della propria salute, per non dimenticarci poi dell’impegno delle squadre agonistiche. Se lo sport va bene, è un guadagno per tutti nella società”.
Dello stesso avviso è anche Gabriele Salvadori della Società Ranazzurra di Conegliano: “I costi del gas sono triplicati rispetto al 2019 e speriamo nell’aiuto del Comune, intanto noi siamo riusciti a mettere da parte qualcosa vista l’estate molto calda che c’è stata. Basti pensare che nei primi mesi del 2019 abbiamo pagato 89 mila euro di bollette, mentre negli stessi primi sei mesi di quest’anno l’importo è stato di 180 mila euro, nonostante avessimo fatto attenzione ai consumi”.
“Siamo preoccupati e speriamo in un intervento anche da parte del Governo, da soli non ce la possiamo fare – ha proseguito – Si tratta di un problema che riguarda tutte le piscine, anche se c’è uno scenario variegato in questo senso: alcune sono state costrette alla chiusura, mentre a Venezia, ad esempio, il Comune ha pagato i costi dell’anno scorso, a causa del Covid, e di quest’anno, visti i rincari”.
“Spero di non dover chiudere – ha confessato – Certo è che non possiamo intervenire ancora sulle tariffe: le tariffe sono date dal Comune su nostra proposta e già prima dell’estate sono state ritoccate. Non me la sento di proporre nuovi aumenti. Inoltre non possiamo abbassare la temperatura dell’acqua, altrimenti non viene più nessuno: dobbiamo garantire le condizioni climatiche, al massimo chiuderemo prima la sera e apriremo più tardi la mattina”.
“Per superare l’inverno non si può nemmeno pensare a soluzioni tecnologiche, in quanto mancano i componenti e quando c’è una rottura siamo costretti ad attendere per mesi i pezzi di ricambio – ha riferito Salvadori – Ci vogliono degli interventi e delle misure urgenti da prendere: o lo Stato trova il modo per abbassare il prezzo del gas oppure deve dare dei contributi”.
“Per quanto riguarda l’utenza, non si può né aumentare le tariffe e neppure abbassare lo stato di comfort”, ha ribadito e concluso Gabriele Salvadori.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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