Chiesa dei Frati gremita per l’addio ad Adriano Canzian: “Non dimenticatevi di lui”

Oggi il funerale di Adriano Canzian

Era gremita la chiesa dei Frati Cappuccini di Conegliano nella tarda mattinata di oggi, martedì 13 febbraio, per il funerale di Adriano Canzian, il 75enne investito lo scorso giovedì in via XXIV Maggio (a pochi passi dal confine con San Vendemiano), da un’ambulanza in emergenza che stava passando in quel momento.

L’uomo risiedeva con la famiglia a San Vendemiano e, come di consueto, stava portando fuori i suoi amatissimi cani in una delle loro passeggiate serali. Una passeggiata che, però, questa volta si è rivelata fatale.

Tante le persone che si sono oggi recate alla cerimonia, per dare conforto alla famiglia affranta dal dolore e riunirsi in preghiera attorno al feretro, una bara di legno chiaro, con sopra posate tre rose rosse.

Un funerale in cui anche il celebrante, padre Claudio Degli Orti, ha ammesso la propria commozione di fronte a questa tragedia, affermando di esserne stato “toccato emotivamente”. Una morte che nessuno si sarebbe aspettato, avvenuta secondo modalità che non si sentono tutti i giorni.

Come ha ricordato in chiesa padre Degli Orti, nella sua vita Canzian ha lavorato per tanti anni all’estero, facendo avanti e indietro con il nostro Paese, tessendo numerose amicizie e conoscenze, poi coltivate negli anni.

“Seguiva cantieri di grandi opere nel mondo e, quando poteva, tornava sempre – ha detto il padre celebrante -. Tra le peregrinazioni per lavoro, amava godersi la moglie e i figli”.

“Negli ultimi anni era in pensione e voleva godersi la vita – ha proseguito -. L’epilogo fa pensare. In questo omicidio stradale sono coinvolte due persone: Adriano ma sto pensando anche al conduttore dell’ambulanza, che sta passando giorni terribili”.

“Adriano aveva tanti amici ed era ancora attivo, pieno di vita: è un grande lutto per tutti noi e una morte inspiegabile – ha aggiunto -. Era un uomo positivo, generoso, altruista, bravo e seguiva con passione il suo lavoro. Giovedì sera è successo l’imprevisto“. Nonostante quanto avvenuto, però, il celebrante ha invitato i presenti a non perdere la speranza nella vita.

“Per una svista, gli è capitata una punizione terribile: una tragica fatalità – è così proseguita l’omelia -. Dieci giorni fa era venuto qui da noi, per ordinare le messe per i suoi cari, vivi e defunti. La vita cambia: è cambiata per lui e per i suoi cari”.

“Bisogna spendersi per qualcosa di grande, grandi opere e progetti: lui, nel suo piccolo, l’ha fatto – ha concluso -. Non dimenticatevi di Adriano, di lui, delle sue parole, della sua compagnia, della sua amicizia”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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