Conegliano, il futuro di Palazzo Sarcinelli secondo l’assessore alla cultura Chiara Piccoli: “Bisogna farci conoscere ancora di più”

Palazzo Sarcinelli, uno dei simboli storici della città del Cima, è una delle tematiche al vaglio dell’amministrazione comunale, per un rilancio di un luogo culturale già molto noto grazie anche alle mostre da sempre lì allestite.

Ad affermarlo è Chiara Piccoli, assessore alla Cultura, Biblioteca e Rapporti con le associazioni per il Comune di Conegliano.

Attualmente, i visitatori potranno visitare sia la mostra “Colori Di-versi” dell’artista, poeta e pittore Carlo Rao, esposta alla Galleria del Novecento e disponibile fino al prossimo 6 febbraio, mentre gli appassionati di fotografia potranno ammirare sempre a Palazzo Sarcinelli la mostra “Icons”, la galleria di immagini immortalate dall’occhio di Steve McCurry (qui l’articolo), inizialmente prevista fino al prossimo 13 febbraio, che ora vedrà un mese di proroga.

Qual è l’obiettivo che avete per il futuro di Palazzo Sarcinelli?

Stiamo portando avanti la programmazione delle mostre (attualmente ce ne sono due in corso) ma, a causa della pandemia in corso e delle incertezze che comporta, le società che organizzano le mostre stesse hanno qualche difficoltà, proprio per il clima d’incertezza di questo periodo e per tutta una serie di paletti. Le società sono sul chi va là. Stiamo quindi facendo delle valutazioni su quali mostre realizzare e sulla miglior soluzione da adottare, che sia economicamente sostenibile.

A suo parere, quindi, che cosa serve a Palazzo Sarcinelli?

Bisogna far conoscere di più Palazzo Sarcinelli, anche più lontano, oltre i confini: ovviamente è già molto conosciuto, però bisogna diventare bravi a sponsorizzarlo ancora di più, a essere più visibili, potenziando la comunicazione con l’esterno, ampliando il bacino di visitatori. Quindi mi riferisco a un potenziamento anche in termini di presenza. In situazioni normali tutto ciò sarebbe sicuramente più facile, in questo momento è una scommessa. Proposte continuano a esserci e la scommessa è trovare chi vuole investire.

Per quanto riguarda le associazioni?

Le associazioni sono propositive, volenterose e con delle progettualità, ma anch’esse un po’ frenate da questo momento. C’è molto da fare anche in questo caso.

Sul fronte delle associazioni, Chiara Piccoli ha osservato che, per mettere in rete le associazioni stesse e “far nascere nuove relazioni e una rete in città”, potrebbe essere istituito un “regolamento per l’amministrazione e la gestione dei beni comuni”, anche se sull’iniziativa l’assessore ha preferito mantenere un certo riserbo, trattandosi di uno strumento ancora “in fase di studio”, tale però da essere “aggregante tra le associazioni”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati