Da Conegliano ad Assisi: esposto nella Basilica superiore il presepio artistico di Parè. Stringher: “Terza tappa di un percorso”

L’accensione del Natale ad Assisi è stata l’occasione per l’esposizione del Presepio artistico che nel 2019 è stato allestito dall’omonimo gruppo di Parè in Vaticano, alla presenza di Papa Bergoglio, direttamente nella Basilica superiore della città di San Francesco.

Un ennesimo riconoscimento per il gruppo Presepio artistico di Parè, guidato da Federico Stringher, un gruppo noto per l’impegno lungo mesi per la realizzazione dello scenario della Natività.

Tutto ha avuto inizio la sera del 4 dicembre scorso quando, nel piazzale antistante la chiesa della parrocchia di Parè, sono stati benedetti i mezzi in partenza il mattino successivo per la città di Assisi.

Un viaggio verso la città umbra che ha compreso anche un gruppo di parrocchiani, i volontari del gruppo dei Cavalieri dell’Etere-Protezione civile e il sindaco di Conegliano Fabio Chies, il quale mercoledì ha fatto poi ritorno in città, in tempo per assistere all’accensione dell’albero di Natale in viale Carducci (qui l’articolo).

Ieri il presepe è stato presentato durante la liturgia pronunciata da padre Marco Moroni.
Ma il viaggio verso Assisi è stata un’occasione per Conegliano di dare un segnale anche in ambito solidale: nella mattinata di ieri, infatti, alla “Casa Papa Francesco” di Assisi sono stati consegnati 14 scatoloni di generi alimentari per i poveri e le famiglie in difficoltà.
Prodotti che sono stati raccolti nella parrocchia di Parè, guidata da don Michele Maiolo, tutti i pomeriggi dallo scorso lunedì 22 a domenica 28 novembre.

Una nuova soddisfazione per tutto il gruppo, come sostenuto da Federico Stringher del gruppo Presepio artistico.

“Innanzitutto vorrei ringraziare padre Marco Moroni, custode del Sacro Convento, e tutta la comunità francescana che ci ha ospitato. La città di Conegliano e il quartiere di Parè riconoscono San Francesco profeta di pace nel mondo ed è con questo spirito che festeggerà il Natale ad Assisi, la città umbra che San Giovanni Paolo II eresse a luogo di preghiera e di pace per antonomasia, quando qui, nel 1987 invitò i rappresentanti di tutte le religioni – ha dichiarato Stringher – È la terza tappa di un percorso che il gruppo Presepio di Parè ha intrapreso: nel 2019 con l’allestimento del presepe in Aula Paolo VI in Vaticano, inaugurato da Papa Francesco, nel 2020 con l’esposizione a palazzo Sarcinelli nella nostra culla coneglianese e quest’anno in questa splendida Basilica, unica al mondo, scrigno di fede e d’arte che custodisce le spoglie del Santo patrono d’Italia San Francesco”.

“Un cammino sulla strada della pace e della solidarietà in cui si riconoscono tutti coloro che credono nella collaborazione fra i popoli e nei valori della fraternità umana – ha proseguito – Sulle orme e lo stile di Francesco, oltre ad esporre quest’opera, frutto del volontariato e della generosità di molti, desideravamo donare un aiuto concreto alla ‘Casa Papa Francesco’ di Assisi. Siamo consapevoli della situazione e delle difficoltà attuali, per questo vogliamo lasciare questo segno di carità e vicinanza alle persone bisognose, perché possa essere davvero un lieto e sereno Natale anche per loro”. 

“Un ringraziamento dal profondo del cuore a tutto il gruppo dei presepisti per l’impegno, la dedizione, la passione e la disponibilità e alla Protezione Civile, una collaborazione unica e straordinaria che speriamo possa durare nel tempo – ha aggiunto – Concludo con un augurio di Papa Francesco che riassume la nostra presenza qui ad Assisi: ‘Il Natale è sempre nuovo, perché ci invita a rinascere nella fede, ad aprirci alla speranza, a riaccendere la carità””.

(Foto: Federico Stringher – Facebook).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati