Da “ramo secco” ai treni troppo lunghi: una nuova era per la Conegliano – Belluno (ma attenti a dove scendete)

Un elettrotreno “Rock” fermo a Soffratta: meglio non scendere dall’ultima vettura..

Correvano gli anni ’90 del secolo scorso e sulla ferrovia Conegliano – Belluno (in particolare il tratto vittoriese – alpagoto) si addensavano nubi molto minacciose.

Il servizio ferroviario – in certi giorni e periodi dell’anno ridotto all’osso – stava perdendo progressivamente appeal, con ogni probabilità anche per il materiale rotabile impiegato, già vecchio e necessariamente a trazione diesel visto che l’elettrificazione della tratta, all’epoca, era un tema di quelli che si risolvevano con quattro risate e un’ombra tra amici al bar.

All’epoca, ricorderanno i meno giovani, c’erano due-tre corse dirette al giorno Calalzo – Venezia o Calalzo – Conegliano, qualche Belluno – Venezia (e viceversa), e diverse “corsette” Conegliano – Vittorio Veneto e ritorno, effettuate con le celeberrime – e da qualcuno ancora rimpiante – automotrici ALN: a volte circolavano due vetture agganciate, in certe settimane (f)estive anche una sola.

La linea sembrava destinata a un inesorabile declino, che avrebbe potuto forse culminare anche nella chiusura definitiva di un “ramo secco” della pianta ferroviaria d’Italia.

L’annuncio apparso domenica all’interno del treno regionale 16222 Conegliano – Belluno

E invece…

Per fortuna – non ci dilungheremo in questa sede sulle dinamiche – non è andata così, e anzi oggi la Conegliano – Belluno si trova ad affrontare un problema addirittura opposto, quello dei treni troppo lunghi per le banchine delle stazioni attive lungo la linea che unisce la Marca al Bellunese via sinistra Piave.

L’altro ieri domenica, ad esempio, chi era a bordo di un treno come il 16222 Conegliano – Belluno ha notato che il convoglio era formato dalla cosiddetta “Doppia di Pop”, ovvero due elettrotreni agganciati l’uno all’altro, per un totale di ben 8 carrozze: cose mai viste o quasi, da queste parti.

La rinnovata stazione di Ponte nelle Alpi Polpet riesce ad “accogliere” la “Doppia di Pop”

Avviso ai viaggiatori

E no, non bisogna pensare che solo le quattro carrozze “di testa” fossero in funzione e quelle “di coda” chiuse e fredde. I passeggeri hanno potuto salire dove volevano, venendo tuttavia avvertiti da tempestivi annunci visivi e sonori che “il treno a Soffratta, Vittorio Veneto, Stazione per l’Alpago si fermerà su un binario con marciapiedi di lunghezza ridotta. Invitiamo i viaggiatori del treno a scendere solo dalle prime (…) porte situate in testa al treno. Grazie della collaborazione”.

Alla “stazhioneta” cenedese di Soffratta c’è chi si è ritrovato nella seconda metà del treno a scendere – con tanto di monopattino al seguito – sull’erba e sui sassi, vista la lunghezza molto ridotta della banchina.

Il “Rock” è troppo lungo per la banchina di Soffratta – Video di Luca Anzanello

E anche se di norma i “Pop” in servizio sulla linea circolano in composizione singola, ossia con quattro carrozze, i problemi nella discesa di alcuni passeggeri si palesano quotidianamente, a Soffratta ma anche nella stazione “centrale” vittoriese, quando il servizio viene effettuato da un altro elettrotreno modernissimo come il Rock: capita che la quinta e ultima delle sue carrozze si fermi al di fuori della banchina, con i rischi che ciò può comportare soprattutto per chi è meno giovane.

Tutto ciò doverosamente evidenziato, pendolari e viaggiatori occasionali del Bellunese e del Vittoriese non possono certo lamentarsi del servizio ordinario, in termini di comfort e scelta dei collegamenti, da quando l’elettrificazione è stata completata. Tutto si può migliorare, per carità, ma recenti dati affermano che la linea ora è più fruita di un tempo.

… a Vittorio Veneto, invece, si fatica (in foto il marciapiedi del binario 2)

Approfondiremo il discorso più avanti, sempre attendendo il treno al di qua della linea gialla e – per citare la voce elettronica di Trenitalia – “prestando attenzione alla discesa“.

Sciopero in vista

Il Gruppo Fs Italiane ha reso noto che è stato “proclamato dalle Segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, in adesione a uno sciopero generale, dalle ore 9 alle ore 13 di giovedì 11 aprile. È escluso dallo sciopero il personale della Divisione Business Regionale della Campania di Trenitalia”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati