Fiab Liberalabici scettica sul progetto di via Vespucci: “Serve un anello ciclabile”

Il progetto di via Vespucci con le indicazioni di Fiab Liberalabici

Il progetto riguardante via Vespucci, a Conegliano, non ha convinto tutti: a esprimere perplessità è l’associazione Fiab Liberalabici, la quale ha evidenziato come ci sarebbe da fare di più sul fronte della mobilità debole (in particolare per coloro che si spostano in bicicletta).

Il Comune ha previsto un milione e 100 mila euro per un restyling del percorso viabilistico, togliendo i new jersey e ridisegnando il percorso, anche dal punto di vista dell’arredo urbano architettonico.

Un intervento che dovrà essere portato a termine entro la fine dell’anno. “Le rotatorie sono rinomate per essere, ahimè, più pericolose per persone a piedi e in bici/altro, rispetto alle normali intersezioni – osserva l’associazione -. Il “fagiolone” è diventato noto a molti concittadini per essere spesso intercambiabile con il circuito di Imola: molti automobilisti, purtroppo, premono un po’ troppo sull’acceleratore e provocano situazioni di pericolosità tali da far paura, anche ai ciclisti più intrepidi”.

“Quindi, per tornare al nostro progetto, possiamo benissimo constatare come venga fatto ben poco per proteggere gli utenti vulnerabili della strada: seppure siano previste pavimentazioni tattili (Alleluia!) negli attraversamenti pedonali e qualche rialzo, le biciclette vengono buttate fuori dalla finestra, o per terra sull’intransigente asfalto, qualora dovesse accadere uno scontro – prosegue -. Oltre al danno, la beffa, perché la pista ciclabile di viale Friuli è stata completamente dimenticata dai progettisti e per l’intero anello non è prevista nessuna soluzione”.

“Chiediamo, per cortesia, di riconsiderare la sistemazione viabilistica dell’intersezione, magari come l’abbiamo immaginata noi: un bell’anello ciclabile attorno (anche perché le corsie sono larghissime), con una sgargiante colorazione rossa – conclude -. Cosicché davvero si è attenti alla mobilità attiva e si dà una possibilità vera di prendere la bicicletta!”.

(Foto: Fiab Liberalabici).
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