Firmato l’accordo per il “Welfare di comunità”

Ieri, sabato 25 maggio, a Vittorio Veneto è stato firmato da diversi enti del Terzo Settore – tra cui la Caritas diocesana vittoriese – l’accordo di rete “Welfare di comunità”, frutto del percorso dell’omonimo Tavolo, il quale assume ora una forma istituzionale e permanente. L’obiettivo della rete è animare la comunità nel valorizzare i propri legami e prendersi cura delle proprie fragilità, a partire dal tema dell’abitare.

L’accordo di rete “WELFARE DI COMUNITÀ” scaturisce dal lavoro del gruppo informale costituito nel 2022 a Vittorio Veneto, denominato da allora “Tavolo sul welfare di comunità”. Tale Tavolo è stato guidato dalla Caritas diocesana ed è attualmente composto da diversi Enti del Terzo Settore operanti nel Vittoriese che hanno cominciato a dialogare attorno al tema dell’abitare inclusivo e collaborativo.

L’accordo di rete “Welfare di comunità”, maturato nell’àmbito dell’omonimo Tavolo, dà seguito al convegno che si è tenuto il 20 gennaio scorso “Abitare il futuro – La comunità esplora le sfide e le opportunità dell’abitare del domani”, durante il quale era esplicitamente emerso l’obiettivo di costituire in modo formale la collaborazione tra i diversi Enti promotori.

A sottoscrivere l’accordo di rete sono quindi le seguenti associazioni o enti: Fondazione Caritas Vittorio Veneto Onlus, Fondazione di Comunità della Sinistra Piave ETS, Terra Fertile s.c.s. Onlus, Centro Sociale Piazzoni Parravicini, ANFFAS Sinistra Piave APS, Volontariato Sinistra Piave ODV, Fondazione La Porta ETS , Associazione 12Ponti ODV, ANPI Vittorio Veneto, Associazione Rete di Cittadinanza Solidale di Vittorio Veneto, Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Vittorio Veneto ODV.

Il documento del quale si è giunti alla firma è in sostanza un protocollo di intesa tra le parti, mirato alla condivisione di intenti e alla convergenza sugli obiettivi strategici e operativi, mantenendo una gestione snella e senza la creazione di nuovi soggetti giuridicamente riconosciuti.

I sottoscrittori intendono favorire la collaborazione reciproca per affrontare nuove sfide comuni sul tema, con un particolare sguardo rivolto al futuro; lavorare in rete per rispondere in modo più efficace ai bisogni della comunitàpromuovere lo scambio e l’ampliamento continuo di competenze e conoscenze sull’abitare inclusivo e collaborativo, concentrandosi anche su alcune attività collegate. Tra queste l’inclusione sociale e lavorativa di persone con fragilità del territorio o anche di giovani inseriti in Comunità educative; la promozione del volontariato; l’accoglienza di migranti; il contrasto alla solitudine degli anziani e infine realizzare progetti comuni, caratterizzati dalla condivisione di risorse, per rafforzare i legami di prossimità e dar vita a un vero e proprio welfare generativo di comunità, e per promuovere l’abitare consapevole con politiche attive volte a questo obiettivo.

Il protocollo fissa degli obiettivi a medio e lungo termine quali realizzare una mappatura di progetti esistenti nel nostro territorio inerenti il tema dell’housing sociale, interpellando il Centro Statistico Regionale, focalizzandosi sulla Sinistra Piave; capire quali siano le case all’asta di Vittorio Veneto; stringere legami con l’Associazione Comuni e il Centro Studi della Marca Trevigiana per condividere possibili azioni formative; coinvolgere le associazioni di rappresentanza degli industriali, dei commercianti e degli artigiani per capire il loro ruolo e le loro progettualità sul tema del welfare di comunità.

«La firma di questo accordo di rete – commenta don Andrea Forest, presidente della Fondazione Caritas – è una prima tappa simbolica dopo i primi passi mossi insieme: si tratta cioè di dire e di dirci che stiamo facendo sul serio, con il chiaro obiettivo di dare una risposta concreta ai bisogni del territorio, promuovendo allo stesso tempo l’idea di comunità che riscopre in sé stessa la vitalità delle relazioni che la costituiscono».

«Il Tavolo sul Welfare di Comunità è il punto di partenza per una co-progettazione territoriale – afferma Massimo Ciacchi, presidente di Terra Fertile – che elabori proposte concrete in risposta ai nuovi bisogni di persone con fragilità, da condividere nei tavoli di programmazione con la Pubblica Amministrazione».

«In Fondazione di Comunità ne siamo certi: non c’è alternativa che costruire reti per raggiungere obiettivi di territorio – interviene Loris Balliana, presidente di Fondazione di Comunità della Sinistra Piave –. Quando c’è un orizzonte chiaro chi non ci sta non partecipa, ma gli altri costruiscono relazioni, alleanze, condivisioni. Unire percorsi sociali diversi per esplorare nuovi futuri, anche tramite sperimentazioni».

(Foto: Diocesi di Vittorio Veneto)
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati