l lunedì della poesia con Giuseppe Berton: quattordicesima puntata dei versi del cuore dell’autore coneglianese con “Refugees”

Prosegue la rubrica del lunedì di Qdpnews.it riservata alla poesia, con la 14esima puntata dedicato a un nuovo spazio (qui la prima puntata) che raccoglie i versi del dottor Giuseppe Berton, noto medico cardiologo, nonché fondatore e presidente dell’ABC Study on Heart Disease Foundation onlus, con sede all’ospedale civile De Gironcoli di Conegliano, e responsabile del progetto regionale veneto per la ricerca su malattia coronarica e neoplasia.

Medico a cui Qdpnews.it si era già rivolto, realizzando una serie di servizi dedicati al tema della prevenzione e del benessere cardiovascolare.

Una passione, quella per la medicina, che il dottor Berton ha affiancato alla scrittura di versi, poi raccolti nel volume “Prima di dirti amore” (scritto in italiano e in inglese, edito da Aletti, Roma, 2021) e suddivisi in cinque diverse sezioni: “L’ultima sera dell’anno”, “Marocco”, “In un sospiro”, “Una volta ho scritto una poesia”, “Prima di dirti amore”.

Quella proposta oggi è una poesia ispirata e rispettosamente dedicata alla musica dei Van der Graaf Generator. Progressive Rock: “The least we can do is to wave to each other”.

REFUGEES

Refugees sono linee sottili,
tra la sabbia ed il mare.
Refugees sono Mike and Susie,
andati via dalle loro vite che amavano,

portando le cose nelle valige marrone,
legate con spago.
Niente da dire, nessun posto dove stare.
Solo un vento delicato, sulla pelle.

Mike and Susie siamo noi,
che siamo rifugiati
che siamo perduti
che siamo sogni.

(Foto: Pexels).
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