“Ogni movimento conta”: l’attività fisica come strumento di prevenzione spiegata con la “voce” Rai dell’atletica

“Alleanze virtuose: l’attività fisica e lo screening” è il titolo dell’incontro pubblico andato in scena nella serata di ieri martedì all’auditorium “Dina Orsi” di Parè per affrontare i temi della prevenzione, delle patologie tumorali, degli screening e dell’intelligenza artificiale.

Nel corso dell’appuntamento è stata approfondita la questione del movimento da intendere come una “medicina” contro le patologie, anche tumorali, e un valido strumento di prevenzione. Oltre a ciò, è stata presa in esame la questione delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, come supporto al lavoro dei radiologi, nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce.

L’analisi delle immagini è infatti uno dei campi di ricerca più rilevanti per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale: sono infatti in corso i primi studi prospettici sulle prestazioni fornite dalla “AI”.

L’incontro, organizzato da Tri Veneto Run e azienda sanitaria Ulss 2 Marca trevigiana, ha fatto da preludio alla “Corri in rosa” di San Vendemiano di domenica 12 novembre alle 10: una manifestazione dedicata al mondo femminile, quest’anno dedicata alla Radiologia Senologica dell’Ulss 2 e all’obiettivo di acquistare un applicativo di intelligenza artificiale in grado di assistere i medici nella valutazione delle mammografie effettuate, come approfondimento di secondo livello nel programma di screening mammografico, sia nel caso di mammografie in donne sintomatiche oppure di follow up in quelle operate, con un pregresso tumore alla mammella. La partenza della corsa è prevista in via De Gasperi, di fronte al municipio di San Vendemiano, per due tracciati a scelta di lunghezza pari a 6,5 e 13 chilometri.

L’incontro è stato moderato da Franco Bragagna, giornalista e telecronista della Rai, storica “voce” della grande atletica sul piccolo schermo, e ha coinvolto le dottoresse Manuela Mazzetto (responsabile dell’Unità operativa semplice) e Claudia Maria Weiss (responsabile dell’Unità operativa semplice Radiologia senologica e referente diagnostico del programma di screening mammografico).

Da sinistra Bragagna, Weiss, Mazzetto e Sartori

Erano presenti anche Francesco Sartori (presidente di Tri Veneto Run), Aldo Zanetti (amministratore unico di Maratona di Treviso, partner tecnico dell’asd organizzatrice della corsa) e Renzo Zanchetta (vicesindaco e assessore al Sociale del Comune di San Vendemiano).

In fatto di attività fisica, i medici in sala hanno fatto una premessa secondo la quale il tumore alla mammella è il più diffuso, specialmente nei Paesi industrializzati, ma il tasso di screening è attualmente molto elevato, considerato che nel 2022 è stato dell’85,7%.

Sono le donne ad aderire di più agli screening rispetto agli uomini, ma ora l’obiettivo è quello di “introdurre sistematicamente un test in una popolazione che non sa di essere ammalata”.E a riprova della rilevanza dello screening c’è il fatto che la sopravvivenza, a 5 anni dalla diagnosi, si aggira intorno al 90%.

In questo scenario, quindi, si inserisce il ruolo fondamentale degli stili di vita in tema di prevenzione: se lo screening assume una certa importanza, anche l’attività motoria è un importante strumento di prevenzione.

La sedentarietà, come emerso durante l’incontro, è infatti intesa come un fattore di rischio diretto alla genesi dei tumori e presenta una correlazione con le malattie cardiovascolari: in sostanza “è un problema che si associa ad altri problemi”, che provoca un rischio dal 10 al 20% in più in tema di insorgenza dei tumori.

Una persona regolarmente attiva riduce il rischio di tumore del 40%: è da considerare inoltre che il movimento migliora la tollerabilità dei trattamenti medici, riduce il rischio di recidiva di malattia e ha un’influenza diretta sull’umore.

La situazione ottimale prevede 150 minuti alla settimana di movimento, suddivisi in 30 minuti per cinque volte alla settimana, che comprendono attività aerobica come la camminata, il ballo, la corsetta e la piscina. Inoltre, per due volte alla settimana è necessario un allenamento di forza, utile a mantenere la muscolatura forte. Necessari anche dieci minuti al giorno per la flessibilità muscolare.

Questi minuti di attività fisica devono essere distribuiti nel corso della settimana e non concentrati soltanto nelle giornate di sabato e domenica, “per non avere il rischio opposto”.

Su questo fronte, i maschi sono più attivi delle donne a tutte le età.

Alla luce di ciò, è importante innescare il movimento fin da piccoli, tenendo conto che “non c’è una pillola contro la sedentarietà” e che l’attività fisica “aumenta la curva dei benefìci, perché ogni movimento conta”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata e Tri Veneto Run).
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