All’indomani dell’arresto di un giovane avvenuto nell’area dei giardini di San Martino a Conegliano, il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico è tornato sulla ribalta della scena politica.
Ieri giovedì, nel corso di una normale attività di controllo, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un 24enne ghanese: un arresto durante il quale, tra le varie cose, a un poliziotto è stato rotto un dente. Questa mattina si è svolto il processo per direttissima, nel quale il giovane è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e altri reati, con sospensione condizionale della pena.
Il sindaco Fabio Chies non ha nascosto la volontà di proseguire nella direzione dei controlli in città, incentivandoli per assicurare sicurezza ai coneglianesi: “Questo succede quando vengono eseguiti dei controlli ed è la strada che noi vogliamo seguire – ha affermato Chies -. Non si è verificata una sommossa, ma è l’esito di un’attività di controllo che deve essere fatta: era stato chiesto di intensificare questi controlli e lo faremo ancora di più”.
“L’atteggiamento dell’arrestato è quello di chi non si vuole far controllare. Se non ci fossero stati i controlli, l’arresto non si sarebbe verificato: noi vogliamo che si continui in questa direzione – ha aggiunto -. Ringrazio le Forze dell’ordine per il lavoro svolto e, a chi vedo che trova da ridire, dico che dovrebbe invece sostenere le Forze dell’ordine”.
Considerato il fatto e dove avvenuto, c’è l’ipotesi che qualcuno possa di nuovo “ripescare” il tema dello spostamento del Comando di Polizia locale (un tempo collocato nei giardini stessi e oggi situato in via Maggiore Piovesana, accanto al Commissariato), imputando a questa scelta scene come quelle di ieri? “Dobbiamo fare un Comando di Polizia in ogni luogo per fermare certe persone? Uno ai giardini e un altro al Biscione? Abbiamo un Comando all’avanguardia, situato nella posizione ideale” taglia corto Chies, il quale ha rimarcato quanto l’amministrazione coneglianese stia lavorando sul fronte della sicurezza urbana.
La minoranza
Sull’episodio di ieri si è espresso anche Maurizio Tondato, capogruppo della Lega in consiglio comunale (quindi all’opposizione), con un passato alle spalle da comandante della Polizia locale di Treviso: “Esprimo, anche a nome di tutto il gruppo consiliare, la massima solidarietà alle Forze dell’ordine e una ferma condanna di quanto avvenuto: non è accettabile che si verifichi nel nostro Comune – ha affermato il consigliere -. Il compito della politica è quello di cercare di evitare fatti del genere”.
Tondato ha quindi ricordato la proposta fatta a suo tempo di istituire un’unità cinofila che, a suo dire, rappresenterebbe anche un “elemento aggiuntivo” in fatto di prevenzione dei reati.
“A 360 gradi, e non solo a Conegliano, noto che si parla di una situazione generale in riferimento alla sicurezza, ma non trovo che questa sia una giustificazione accettabile – ha aggiunto -. Ribadisco che con l’unità cinofila è possibile contrastare certi fatti. Credo inoltre che, a livello di politica, non ci debbano essere divisioni tra maggioranza e minoranza quando si parla di sicurezza, ma la massima collaborazione: non ci si può contrastare su questi temi”.
Tondato ha quindi riferito di aver proposto in passato una riunione dei capigruppo proprio sul tema della sicurezza. Riunione a cui non ne sarebbero seguite altre, secondo quanto dichiarato dal consigliere secondo il quale, invece, dovrebbero essere organizzate per “condividere progetti che vanno nella direzione del decoro urbano”.
Allo stesso tempo, però, sulla base della propria esperienza, Tondato ha osservato che il lavoro delle Forze dell’ordine risulterebbe più complesso anche a causa di un quadro normativo che necessiterebbe un cambio di direzione o, comunque, delle modifiche sostanziali: “Va rivisto il quadro normativo – ha ribadito Tondato -. Ricordo un episodio simile avvenuto quando ero comandante a Treviso, durante i controlli: un agente fu ricoverato in ospedale mentre l’arrestato, processato per direttissima il giorno seguente, era già a piede libero dopo due giorni. Ci vuole un potenziamento delle Forze dell’ordine sul territorio, è vero, ma per quanti agenti ci siano ci dev’essere un salto di qualità anche sul piano normativo”.
Anche Tondato non imputa al trasloco del Comando di Polizia locale la responsabilità di certe frequentazioni dei giardini di San Martino, ma afferma che “se si trasferisce il Comando in una zona non centrale, bisogna prevedere un presidio in zone come San Martino”.
Una nota di commento sull’accaduto è giunta anche dal circolo di Fratelli d’Italia, tramite il consigliere Lucrezia Aggio: “Ancora una volta siamo di fronte a dei fatti che a Conegliano non dovrebbero accadere, ma soprattutto non devono più ripresentarsi. Ci riferiamo a quanto è successo ieri pomeriggio ai giardinetti di San Martino: di fronte a un fatto di tale gravità, non possiamo abbassare la guardia e tantomeno restare a guardare – si legge nella nota -. Bisogna cercare di fare qualcosa, nonostante sappiamo che le Forze dell’ordine sono sotto organico. Ci troviamo d’accordo con il sindaco sul fatto di aumentare i controlli da parte della Polizia locale: ribadiamo che la sicurezza per i cittadini a Conegliano deve essere una priorità”.
“Pensiamo che il daspo debba essere usato in modo più frequente e assiduo di fronte a queste situazioni, al fine di limitare queste ‘baby gang‘ – prosegue Aggio -. A livello nazionale ci siamo già attivati per chiedere un maggior inserimento di organico, più potere alle Forze dell’ordine e più certezza della pena. Concludiamo dicendo che ci vorrebbe da parte del Comune un lavoro anche a livello sociale, intercettando le difficoltà e le problematiche di questi giovani. Ringraziamo le Forze dell’ordine per tutto il lavoro che svolgono ogni giorno e auguriamo una buona guarigione ai poliziotti che hanno subito l’aggressione. Non è una percezione, ma la realtà“.
Dal canto suo la Federazione sindacale polizia FSP ha espresso “massima solidarietà all’equipaggio della Volante vittima dei fatti incresciosi avvenuti nella città di Conegliano in data 6 aprile, dove entrambi gli operatori sono rimasti seriamente feriti”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it