Recesso del Comune da Conegliano in Cima, la minoranza compatta chiede di rinviare il punto all’ordine del giorno: “Servono approfondimenti”

Il Comune di Conegliano
Il Comune di Conegliano

Alla vigilia del consiglio comunale di oggi giovedì 9 marzo (appello alle ore 19), la minoranza è compatta nel richiedere il rinvio dell’ultimo dei 9 punti all’ordine del giorno, quello sul recesso del Comune dall’associazione Conegliano In Cima.

Tutti i gruppi di minoranza (Libertà civica e popolare-Conegliano al centro, Fratelli d’Italia, Lega, Noi democratici, Gruppo misto) hanno infatti sottoscritto un documento inviato ieri al protocollo comunale e contenente la richiesta di rinviare il punto all’ordine del giorno, presente tra i temi di discussione del consiglio comunale odierno.

La richiesta è stata sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione. Nel documento inviato, i gruppi di minoranza affermano di aver ricevuto dal Comune la comunicazione inerente il fatto che Conegliano In Cima ha consegnato i bilanci.

Tuttavia, come si legge nel documento inviato, quanto ricevuto rivestirebbe “un ruolo di novità di assoluto rilievo” che merita “ulteriori approfondimenti“.

Di conseguenza, l’opposizione ha chiesto “il rinvio del punto 9 all’Odg per consentire una valutazione adeguata della documentazione inoltrata”.

La questione emerse a metà febbraio, quando la giunta comunale decise di sottoporre al consiglio comunale l’approvazione del recesso dell’amministrazione dall’associazione di commercianti.

La giunta Chies giustificò tale decisione con il fatto che non ci sarebbero state delle assemblee di soci dal 17 aprile 2019, così da non poter “dare luogo ai confronti assembleari e garantire la più ampia partecipazione dei membri dell’associazione”.

Motivazioni per cui la giunta ha sostenuto per iscritto che non ci fossero più “i presupposti per continuare a far parte dell’associazione, stante la contrazione dell’attività partecipata della stessa”, chiarendo che le attività sarebbero proseguite tramite “altre forme di collaborazione, con enti e soggetti privati”, purché fossero “garantiti i principi di trasparenza e partecipazione”.

Conegliano In Cima, da parte sua, ha difeso l’operato svolto, facendo riferimento specialmente al periodo della pandemia in cui furono attuate “raccolte di risorse messe poi a disposizione proprio dell’amministrazione”.

Il gruppo, tramite la presidente Patrizia Loberto, ha ricordato come questi anni siano stati caratterizzati dall’emergenza pandemica e dal commissariamento della città, elementi che avrebbe reso più complesso riunirsi in assemblea.

Allo stesso tempo, però, l’associazione ha evidenziato come da mesi “l’amministrazione lavora per sostituire la governance dell’associazione con una più ‘amica’” e quanto l’amministrazione “nei vari direttivi seguiti alle ultime amministrative” sia stata diretta “nell’esprimere la difficoltà nel collaborare con l’attuale dirigenza, la quale si è sempre resa disponibile, al netto dei rapporti personali, per lavorare in sinergia”.

Nelle prossime ore, alla luce delle ultime novità, si vedrà se il punto sarà discusso o meno durante la seduta consiliare.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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