Riapre il punto vendita dell’Orto biologico della Comunità giovanile di Parè: quest’ultima è una realtà che si occupa del recupero di adolescenti e giovani fino ai 24 anni, caduti nella trappola della tossicodipendenza.
La riapertura avverrà martedì 2 aprile alle 9 (dal lunedì al sabato, orario 9-12.30), con la possibilità di acquisto di ortaggi coltivati dai ragazzi della Comunità e da altri soggetti fragili indicati dai Servizi sociosanitari del territorio
Pasta di varie tipologie e farina di farro di qualità Spelta, ottimo per pane e dolci, coltivato in campo aperto dai ragazzi della Comunità, sono altri dei prodotti disponibili.
Una volta raccolto, il farro viene trasportato al mulino di Rossano Veneto (nel Vicentino), per essere trasformato in pasta e farina. Tutti prodotti associati a ortaggi biologici certificati, acquistabili direttamente sul campo.
L’iniziativa avviene nell’ambito di un progetto di agricoltura sociale, avviato nel 2018 dalla Comunità.
La Comunità giovanile è una struttura che si occupa di fornire ai ragazzi ospiti un percorso terapeutico-riabilitativo, oltre a una vera e propria prospettiva di vita, riconsegnando loro le chiavi per un futuro diverso.
L’anno scorso la Comunità ha festeggiato i suoi 40 anni di storia: questa realtà nacque nel 1976 per opera di don Antonio Prai in un appartamento di via Vital a Conegliano, con l’obiettivo di recuperare i ragazzi caduti nella trappola della droga.
Poi divenne associazione nel 1983, con il suo trasferimento a Collalbrigo, seguito da un secondo spostamento nel 1988 in via Ortigara a Parè, a pochi civici di distanza dalla sede attuale.
Il punto vendita dell’Orto biologico, quindi, è il simbolo del lavoro agricolo inteso come strumento di formazione e di crescita.
L’ingresso al punto vendita è nelle vicinanze del civico 151 di via Ortigara, imboccando la stradina bianca che costeggia il torrente Valbona (per informazioni ulteriori, è possibile consultare il sito web della Comunità giovanile).
(Foto: Comunità giovanile di Parè).
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