“Rischiamo di fare la fine di Vittorio Veneto”: ma la mozione in difesa dell’ospedale non passa

Il cartello esibito in sala consiliare durante la lettura della mozione

La mozione riguardante la situazione gestionale dell’ospedale civile “Santa Maria dei Battuti” di Conegliano ha diviso il consiglio comunale: il voto contrario della maggioranza e della Lega ne ha sancito la bocciatura. Di fatto, quindi, solamente il Gruppo misto, Noi democratici, Libertà civica e popolare e Fratelli d’Italia hanno votato a favore del testo.

Il tema della mozione di certo non è di secondaria importanza: a presentare il documento è stato il consigliere comunale Alessandro Bortoluzzi (Gruppo misto), il quale già nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme sulla progressiva diminuzione dei servizi erogati dall’ospedale e sulla carenza di medici che, a suo dire, si starebbe verificando da tempo.

Il consigliere Alessandro Bortoluzzi durante la lettura della mozione

“L’ospedale è stato penalizzato in maniera inaccettabile – ha ribadito in sede consiliare Bortoluzzi – Il rischio è di fare la fine di Vittorio Veneto. Il personale, ad esempio, viene sostituito con maggior sollecitudine a Treviso: tutto fa pensare che la direzione generale non voglia più investire sulla nostra struttura. Vogliamo quindi dare un grido di allarme: l’attenzione c’è sugli edifici, ma non sul personale”.

Nel frattempo, alcuni rappresentanti del Comitato per la difesa della sanità pubblica dell’Alta Marca presenti tra la platea in sala, hanno esibito un cartello dal messaggio inequivocabile, durante la lettura della mozione: “Difendiamo il nostro ospedale”.

Opposizione divisa sulla mozione

A sostenere la mozione di Bortoluzzi è stata anche Francesca Di Gaspero (Noi democratici), la quale ha puntato l’attenzione sulla necessità di porre maggior attenzione sulla situazione delle persone con disabilità e dei meno abbienti, con “liste di attesa troppo lunghe” e un sistema a rischio, “scarsità di risorse e carenza di personale” e “decine di professionisti che preferiscono andare in strutture private”.

“Perché avviene l’ampliamento della struttura ospedaliera se vengono trasferiti i servizi?”, il suo quesito.

“Il rischio è quello di perdersi nel nulla – l’opinione invece di Dino Parrano, consigliere di maggioranza, il quale ha comunque ammesso l’importanza della tematica, mettendo però in discussione le modalità proposte dalla mozione per affrontarla – Nella mozione ci sono riferimenti di carattere economico e gestionale. La spesa sanitaria si abbasserà nei prossimi anni, a fronte di una popolazione sempre più anziana. Credo che bisogna prima capire perché Conegliano è considerato un ospedale ‘Spoke’ (ovvero uno di quei centri periferici che assicurano l’assistenza per la casistica residua, ndr), non essendolo in termini di numeri di flussi: si potrebbe chiedere alla Regione di fare chiarezza a livello gestionale”.

“L’argomento è valido, ma bisogna trovare subito un interlocutore diretto con cui confrontarsi“, ha proseguito.

La Lega non ha condiviso la mozione presentata, con un voto contrario al testo stesso presentato. “Sono poche le regioni che assicurano un’assistenza sanitaria senza discriminazioni – ha affermato Maurizio Tondato – La difficoltà di gestione di alcuni servizi è conseguenza della pandemia, che ha coinvolto il servizio nazionale medico”.

“Più volte l’azienda sanitaria ha bandito dei concorsi, con una partecipazione minima – ha aggiunto – I posti da primari sono stati coperti, mentre per quelli vacanti sono in atto le procedure di concorso”.

“Non ritengo giusto addebitare la responsabilità alla direzione sanitaria – ha concluso – Ci possono essere dei margini di miglioramento, ma non sono d’accordo sul fatto che tutto ciò sia frutto di una precisa volontà politica”.

Il punto del sindaco Chies

“Credo che si tratti di un argomento che non andrebbe politicizzato: non è una questione di partiti – ha dichiarato il sindaco Fabio Chies – Il nuovo ospedale può attirare dei contributi migliori. Riteniamo che ci siano delle criticità, ma un nuovo ospedale è fondamentale a Conegliano”.

“La difficoltà nel trovare medici è oggettiva, come quella di trovare operatori sociosanitari e infermieri: è un problema difficile, che da anni stiamo affrontando – ha proseguito – Un problema da affrontare in maniera seria, un ragionamento che deve essere globale, partendo dalle Regioni e dallo Stato”.

Il primo cittadino, quindi, ha mostrato delle perplessità circa l’impiego di una mozione per risolvere il problema.

“Ci sono delle criticità, ma non le risolvono una mozione: credo che la cosa migliore sia quella di invitare il direttore generale per spiegare l’organizzazione e cercare di migliorare il funzionamento dei nostri ospedali”, ha concluso.

Da parte sua, Filippo Secolo di “Libertà civica e popolare. Conegliano al centro” ha richiamato l’amministrazione nel suo ruolo di “intermediazione primaria”: “Il turnover è l’esito del taglio agli investimenti – ha affermato – Il Comune deve chiedere le dovute rassicurazioni ed esercitare la propria influenza in seno alla Conferenza dei sindaci”.

“C’è un problema di programmazione e di competitività”, il pensiero di Stefano Dugone, anch’egli di Libertà civica e popolare.

“Credo che, dove viene rinnovata la struttura, il privato arriva più volentieri – la chiosa finale di Bortoluzzi, una volta sentiti i vari interventi – Pensiamo al caso di un anziano che potrebbe essere ricoverato in Geriatria a 40 chilometri di distanza da qui. Non ritiro la mozione, perché vengono a parlare a Conegliano: il consiglio comunale deve prendere atto che ci sono delle criticità”.

C’è un arretramento: non abbiamo competenza, ma possiamo raccogliere gli allarmi che arrivano dagli utenti e dal personale che va a lavorare malvolentieri – ha proseguito – Credo che ci sia una precisa scelta politica, che porta a dire che determinati servizi si fanno in ospedali specifici. Pensiamoci bene prima di bocciare questa mozione e venga anche qualcuno dalla Regione a spiegare la situazione”.

Nonostante l’appello di Bortoluzzi, la maggioranza e la Lega hanno espresso voto contrario e la mozione è stata quindi bocciata.

Intanto, il prossimo martedì 19 marzo si terrà alle 18 un incontro pubblico proprio sul tema della sanità territoriale, all’ex convento San Francesco di Conegliano, con un saluto introduttivo del sindaco Fabio Chies e un intervento da parte di Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss 2, e di Sonia Brescacin, presidente della quinta commissione regionale Sanità e sociale.

(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati