Immaginare una città come “un salotto da vivere” si può: a Conegliano nasce ‘Sal8 Camerotto’, un progetto volto a rendere le vetrine dei negozi sfitti dei veri e propri spazi espositivi, rivolti a bimbi, adulti, artisti e fotografi.
A tal proposito a Conegliano è possibile vedere l’esposizione di foto storiche e di opere realizzate da bimbi e ragazzi delle scuole di Conegliano, tra le vie Colombo (negli spazi dello Shopping Center), Mazzini, XX Settembre, Mazzini, Federico Fenzi, Lourdes e Istria, per un totale di 150 posizioni.
L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Ricreiamo Conegliano” e, attualmente, sta ultimando il progetto nelle scuole avviato lo scorso ottobre, grazie alla collaborazione con presidi e insegnanti, con l’obiettivo di fare squadra per ravvivare le vetrine dei negozi sfitti. Un progetto già sperimentato nel 2019, con lo Shopping Center trasformato in uno spazio espositivo, poi proseguito fino al 2022, con una mostra a cielo aperto e studenti dell’istituto turistico Da Collo come guide turistiche: un percorso a partire dalla terrazza dello stesso Shopping Center, con la visita fino al Duomo e alla Sala dei Battuti in centro storico.
Esperienze che hanno indotto a proseguire il percorso, includendo scuole, associazioni e artisti, uniti nel “prendersi cura del bene comune con la dedizione e la creatività”.
Il progetto continua, stavolta con la nascita di “Sal8 Camerotto”, iniziativa sempre curata da “Ricreiamo Conegliano” e ideata da Debora Basei, promossa dall’amministrazione comunale, condotta in condivisione con l’associazione Il Pesco, la Piccola Comunità e la scuola professionale “Don Bosco”, oltre a una serie di partner privati.
“Sal8 Camerotto”, come è emerso, è “un gioco di parole, ma anche un nuovo modo di vivere la città“, come un salotto dove “possiamo trovare elementi d’arredo, oltre a tante foto appese alla parete”. Dalle foto storiche, per pensare a Conegliano come a “un grande album fotografico”, fino alle immagini degli elaborati dei bimbi delle scuole primarie Pascoli, Kennedy e Marconi della città.
Le foto storiche hanno permesso la partecipazione al progetto di cittadini e gente fuori Conegliano, che hanno deciso di aprire letteralmente il “cassetto dei ricordi”, per svelare i propri momenti di vita immortalati sullo sfondo di vari angoli della città, con le cornici create dalle scuole. Un’iniziativa già sperimentata lo scorso anno in Galleria Camerotto.
“C’è chi si occupa di pulire le vetrine, chi di creare le cornici e chi di colorarle – ha spiegato Debora Basei -, mentre alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado è stato chiesto di produrre e colorare un disegno di Conegliano o di realizzarne uno dedicato alla storia della città. Richiesta fatta all’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 e che sta arrivando a compimento in questi giorni”.
I disegni delle scuole secondarie di primo grado verranno collocati sia in centro storico che allo Shopping Center, con la decorazione delle vetrine che si affacciano sulla stazione delle corriere. Nel frattempo sono stati pensati dei laboratori estivi (sempre con scuole e insegnanti), mentre con l’arrivo dello “Shopping dei ragazzi” sarà possibile partecipare alla decorazione delle vetrine dello stesso Shopping Center.
Si tratterà di vetrine di “Benvenuto”, dedicate anche ai turisti in visita in città, che riporteranno il messaggio “Benvenuti dai ragazzi di Conegliano”.
“Non c’è nulla di più triste di vedere una vetrina vuota, magari anche un po’ polverosa e con i segni dovuti alla chiusura – ha affermato Gianbruno Panizzutti, assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche giovanili del Comune di Conegliano -. Fermo restando la necessità e, quindi, tutte le iniziative volte a riportare le riaperture in quegli esercizi commerciali oggi chiusi, il progetto, partito già diversi anni fa e che coinvolge tutte le scuole degli istituti comprensivi di Conegliano, oltre ad associazioni e cittadini, mira a riportare un po’ di estetica in quelle vetrine ormai chiuse da tempo, richiamando l’attenzione e ricordandoci il potenziale che un esercizio commerciale funzionante può avere per la città e tutta la comunità”.
(Foto: Qdpnews.it e Comune di Conegliano)
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