Ritornare a toccarsi, abbracciarsi, anche se protetti. Da questa mattina, sabato 20 febbraio, a Villa Fiorita di Cornuda ospiti e familiari possono tornare ad avere un contatto, dopo mesi di distanza forzata a causa del Covid-19.
Il tutto grazie a una speciale “Parete degli abbracci”, dono dell’Associazione “Amici di Ottorino” e dei famigliari di Lino Noal, il fiorista molto noto in paese mancato a inizio gennaio proprio a causa del Coronavirus.
La speciale parete mobile, costituita da materiale plastico morbido, consentirà dunque ai ospiti e famigliari di abbracciarsi, non più virtualmente, durante le visite. Il tutto in sicurezza e costantemente sanificato. Alla consegna dello speciale dono, oltre alla presidente e alla direttrice di Villa Fiorita, Cinzia Forner e Tania Santi, c’erano anche il sindaco di Cornuda, Claudio Sartor, l’assessore ai Servizi Sociali di Cornuda, Katiuscia Salogni, la consigliera regionale, Silvia Rizzotto, i rappresentanti dell’associazione “Amici di Ottorino” e la famiglia Noal.
“Finalmente i nostri ospiti potranno tornare a sentire l’affetto dei propri cari, nel vero senso della parola – spiegano Cinzia Forner e Tania Santi – è dimostrato che l’abbraccio ha effetti terapeutici molto positivi sul benessere degli anziani, specie al termine di un momento così difficile come la pandemia, che ha costretto alla separazione. Siamo allora infinitamente grate all’Associazione “Amici di Ottorino” e alla famiglia Noal per questo dono che, assieme al vaccino completato, tornerà pian piano a farci sorridere, un passo verso la normalità“.
“Un gesto ricco di significato e di attenzione quello dell’associazione “Amici di Ottorino” che, oltre a essere di fondamentale supporto alle attività sociali, ha sottolineato ancora una volta come il volontariato sia esemplare e fondamentale per la comunità – il commento del sindaco Sartor e dell’assessore Salogni – Insieme al gesto d’amore e la resilienza della famiglia Noal arriva davvero un bel messaggio di speranza”.
“Da oltre un anno stiamo vivendo situazioni difficili e di disagio – afferma Paolo Fusato dell’associazione “Amici di Ottorino” – la pandemia ha sconvolto le nostre vite, le nostre abitudini, ma forse ci ha fatto capire e apprezzare comportamenti e semplici gesti, ritenuti magari banali e ovvi nel quotidiano giornaliero. Un sorriso, un abbraccio, una stretta di mano possono donare e trasmettere mille sensazioni, affetto e serenità”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Villa Fiorita).
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