Gli oggetti possono avere un valore affettivo e andare oltre il semplice aspetto materiale delle cose.
Lo sa bene Silvana Viviani, maestra di scuola primaria in pensione e assessore alla cultura di Cornuda che ha già deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative.
In molti in paese la conoscono per la sua passione per i libri e per i viaggi (spesso affrontati in moto insieme al marito), oltre alla sua bravura nell’organizzare, con il supporto del personale della biblioteca comunale, degli originali laboratori per bambini.
Non tutti, però, sono a conoscenza della sua particolarissima collezione di matite da tutto il mondo.
Centinaia di matite comprate in occasione dei suoi viaggi o donate da chi, con un piccolo pensierino, sapeva di farla felice.
Ci sono matite che vengono da lontano o comprate a due passi da casa, matite semplici o elaborate, come quelle con i pupazzetti o con coloratissime gomme da cancellare.
Alcune custodiscono ricordi indelebili, mentre altre sono legate a persone o momenti speciali.
In un’epoca dove la tecnologia sta portando molti italiani a disabituarsi ad usare carta e penna, la passione della “maestra Silvana” viene guardata con curiosità.
Questo piccolo “tesoro” è contenuto in un bauletto che spesso viene aperto senza un motivo particolare, ma che ogni volta regala delle grandi emozioni.
“Da molti anni colleziono matite – racconta l’assessore Viviani -. Questa voglia di collezionarle è nata perché, durante i miei viaggi, mi piaceva portare sempre a casa un ricordo. In ogni luogo in cui andavo, cercavo un negozietto che vendesse matite e la stessa cosa facevo con i musei che visitavo. Nel tempo ho contagiato anche i miei familiari, gli amici e i vicini che, in occasione dei loro viaggi, si ricordavano di questa mia passione e mi portavano in dono una matita”.
“Ho raccolto centinaia di matite – continua – e certamente non mi voglio fermare qui. Quando ero piccola, ho sempre visto mio nonno e mio padre usare la matita. Mio papà la chiamava lapis e il nonno, visto che in passato non si sprecava nulla, aveva costruito una prolunga per usare la matita fino alla fine”.
“I miei quaderni di scuola – conclude -, dei quali faccio fatica a disfarmi, sono ancora scritti con la matita. La mia è una collezione un po’ strana ma, quando ne ho voglia, apro il mio bauletto e prendo una matita. A quel punto mi vengono in mente una persona o un luogo in cui sono andata”.
Quella delle matite non è l’unica collezione dell’assessore Viviani: insieme al marito, infatti, negli anni ha raccolto centinaia di calamite provenienti da vari Paesi del mondo.
Tante vengono dalla Grecia, uno dei luoghi del cuore della coppia di Cornuda, ma ce ne sono alcune che arrivano dall’Africa e perfino dall’Australia.
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