Perse in Austria il santino della Madonna della Rocca. La storia di Carlo Carniel celebrata nel 35esimo del gemellaggio

Il santino della Madonna della Rocca

Grandi emozioni in occasione del 35esimo anniversario del gemellaggio tra Cornuda e il Comune austriaco di Natscbach-Loipersbach, andato in scena dal 22 al 24 settembre scorsi.

In Austria è andata una delegazione cornudese guidata dal Comitato per il Gemellaggio, dall’assessore Erica Condio per l’amministrazione comunale e dal parroco di Cornuda don Francesco Marconato.

Il gruppo è stato accolto dal sindaco Gunther Stellwag, dal comitato gemellaggio austriaco e dai bambini dell’asilo.

“Durante la cena ufficiale – ha affermato l’assessore Condio – abbiamo ricordato le radici del gemellaggio: la storia della famiglia Carniel, la devozione alla Madonna della Rocca, le ragioni di questo legame ufficiale che ancora oggi ha un profondo significato. Ci siamo ritrovati con le stesse emozioni, difficoltà, speranze e desideri per il futuro delle nostre comunità e dei nostri ragazzi, futuri cittadini di un’Europa chiamata ad affrontare grosse sfide ma con un passato importante alle spalle e un futuro da costruire anche attraverso questi momenti di condivisione”.

La storia del gemellaggio, infatti, parte da Carlo Carniel che nell’Ottocento, quando raggiunse l’Austria per lavoro, portò con sé un santino della Madonna della Rocca di Cornuda nel paese austriaco.

Carniel perse il santino finché un giorno, miracolosamente, lo ritrovò nel bosco e nel luogo del ritrovamento decise di edificare una cappella in ricordo della Madonna della Rocca.

Nei giorni del gemellaggio, la delegazione cornudese si è mossa tra l’Austria e l’Ungheria sulle tracce del principe Esterhazy.

“Ad Eisenstadt abbiamo visitato il palazzo della famiglia Esterhazy – racconta Condio -, nota per il prezioso ruolo di mediazione tra l’Austria Asburgica di Sissi e Franz Joseph e l’Ungheria. Ci siamo quindi spostati nell’omonima cantina per scoprire gusti e sapori tipici di questa zona. Abbiamo quindi sfiorato il confine con l’Ungheria, navigando lungo il lago di Morbisch am See. Una veloce passeggiata nel caratteristico centro di Rust, noto anche come il paese delle cicogne. Giusto il tempo di una doccia e poi la serata in costume tipico, il Dirndl“.

“Il terzo giorno – prosegue – abbiamo concluso i festeggiamenti per il 35esimo anniversario lì dove tutto è cominciato: nella Walde Cappelle dove è custodita l’immagine originale della Madonna della Rocca che Carlo Carniel aveva portato con sé lasciando Cornuda. La giornata è iniziata con la Santa Messa concelebrata dal nostro don Francesco e da Padre Bernard nella Chiesa di Neunkirchen, dedicata alla Madonna di Innsbruck. Dopo il pranzo condiviso nel cortile della chiesa, abbiamo raggiunto in pellegrinaggio il bosco nei pressi di Natschbach Loipersbach, dove Carlo edificò la cappella in onore della Madonna“.

“Toccanti le parole che il sindaco di Natschbach Loipersbach ci ha dedicato al momento del saluto – conclude -: l’amicizia e la vicinanza non hanno un perché o una ragione logica. Il canto tradizionale austriaco dell’amicizia ci ha accompagnato verso la via del ritorno. Tre giorni intensi, sotto ogni profilo, e lontani da ogni logica. E forse belli proprio per questo”.

Oltre alle visite delle delegazioni di adulti, il gemellaggio comprende anche lo scambio dei ragazzi che avviene regolarmente da tempo: un anno sono gli studenti delle medie di Cornuda ad andare in Austria, mentre l’anno successivo i ragazzi austriaci scendono in Italia.

(Foto: Comune di Cornuda).
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