“Un Sanremo decisamente noioso… al primo ascolto”: Tornano le pagelle dell’assessore Condio

Tornano anche quest’anno le pagelle dell’avvocato Erica Condio, assessore nel Comune di Cornuda, sui cantanti che partecipano al Festival di Sanremo 2024.

Attesissime da un gruppo di appassionati del Festival che seguono l’assessore, quest’anno le pagelle, sempre irriverenti e originali, presentano una parte più dettagliata e un riassunto per chi desidera una panoramica generale della kermesse sanremese, giunta alla 74esima edizione.

L’anno scorso l’avvocato e assessore con la passione per la musica aveva individuato fin da subito il vincitore, sarà così anche quest’anno?

“Vince Sanremo 2024 Marco Mengoni – sottolinea Condio -. Sanremo ha il suo Dio, ed è Marco Mengoni. Che canti ‘Due Vite’ o un medley siamo venti spanne sopra il livello delle canzoni di questa edizione. Poi ci dovrà spiegare la tensione un po’ fuffosa quando ha presentato Mahmood. A mezzanotte si sono esibiti 15 cantanti su 30. La sensazione è quella di una grande indigestione. Per non finire con la campanella della prima ora (l’orario dei mezzi di Contarina era una previsione ottimistica) si corre come treni”.

“Mi chiedo che senso abbia – continua – far durare una puntata oltre ogni ragionevole livello di umana sopportazione, specie se il livello delle canzoni non è così eccelso. Anzi è una noia, tanto che è dura trovar qualcosa da dire. Sono tutti vestiti di bianco o di nero tanto che, ad un certo punto, non capisci se stai guardando il Festival del 1964, se la tua Tv non va, se hai le allucinazioni o se semplicemente ti stai addormentando. La gran parte dei brani fa l’occhiolino alla dance o all’up tempo, tutti uguali. Chi non è dance è ballad, in alcuni casi ballad della peggior specie”.

Condio ha evidenziato che il tema dominante di questa edizione del Festival di Sanremo è l’amore.

“Amore inteso come esperienza personale – aggiunge -, perché tutti i cantanti in gara parlano di sé, ma senza che il racconto diventi impersonale, universale. È tutto una autofiction, un auto elogio, un modo per dirsi bravi e belli perché tutto è già risolto, alle spalle. C’è un’urgenza e una voglia di sentirsi fuori dal tunnel che è anacronistica, e i primi a non crederci forse sono proprio loro che le cantano. Proust ha profuso sforzi per spiegarci la gestione della fine di un amore”.

Condio si è soffermata sul fatto che ieri sera si è parlato anche di salute mentaleSangiovanni e Mengoni in conferenza stampa hanno ammesso di andare in terapia, Alessandra Amoroso ha avuto un crollo in sala stampa mentre i La Sad hanno parlato di suicidio.

“Di questo Sanremo decisamente noioso – conclude -, forse, non ho capito nulla. O forse vorrei esser in quel tempo della vita in cui non cerchi di impressionare, non ti senti come sopra ad uno scaffale, hai superato, che più che comprendere è un riappropriarsi tout court. Al primo ascolto salvo MahmoodGazzelleDargen D’Amico Santi Francesi. E per la cronaca, in segno di protesta, mi son fermata al 26esimo cantante: i Santi Francesi. E sono le 1.20″.

Buoni gli ascolti per la prima serata del celebre concorso canoro nazionale, capace di registrare il 65,1% di share con 10 milioni 561 mila spettatori, nella quale si sono esibiti tutti e 30 i cantanti in gara.

Queste le cinque migliori canzoni per la Sala stampa del Festival: Loredana Bertè (“Pazza”), Angelina Mango (“La noia”), Annalisa (“Sinceramente”), Diodato (“Ti muovi”) e Mahmood (“Tuta gold”).

Sempre padrone del palco il conduttore Amadeus, affiancato dal vincitore dell’anno scorso Mengoni, nel suo quinto anno da direttore artistico.

(Foto: Erica Condio).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati