Addio a Bruno Merotto, il grazie della famiglia all’Ulss 2: “Competenza e umanità tangibili”

Bruno Merotto

La comunità di Col San Martino piange la scomparsa di Bruno Merotto, 80 anni, mancato lo scorso 8 febbraio nella sua casa dopo un periodo di malattia.

Uomo dai solidi valori, Merotto è stato un grande lavoratore nella sua vita: emigrato da giovanissimo in Svizzera e poi ad Aosta, fece ritorno nella terra natale e fu dipendente di un’impresa edile della zona – per la quale fu impegnato anche nella costruzione del campanile di Col San Martino -, fino alla pensione.

All’impiego professionale univa con dedizione la cura della vigna e soprattutto l’amore per la famiglia: sposato con Rosa nel 1972, insieme festeggiarono l’anno scorso 51 anni di vita insieme, circondati dall’affetto di figlie, nipoti, generi e di tutti i parenti.

Proprio la famiglia in queste ore si è unita nel manifestare una sincera gratitudine nei confronti dell’azienda sanitaria Ulss 2, del dottor Alberto Da Rold e del personale infermieristico. Nei tempi di aggravamento della malattia, infatti, Bruno era seguito dal progetto “Volemia fragile”, iniziativa ideata e realizzata dallo stesso dottor Da Rold per la presa in carico domiciliare dei pazienti ad alta complessità internistica.

“In questo ultimo periodo di malattia di nostro padre – spiegano la moglie e le figlie di Bruno Merotto – siamo state sostenute dal progetto ‘Volemia fragile’: il medico e un gruppo di infermieri si sono impegnati per garantire in casa analisi, medicazioni, visite e prescrizioni. Un’iniziativa di sanità pubblica che si prende cura delle persone in modo tangibile, in una società frenetica dove non è scontato vedere soggetti e realtà che si prendono il tempo di dedicare attenzioni a chi ne ha bisogno”.

“Sanitari di grande competenza, professionalità e sensibilità che con umanità hanno dato sicuramente conforto a nostro padre ammalato ma soprattutto a noi familiari – proseguono -: la loro disponibilità in questo progetto ha accompagnato tutti noi con serenità anche nelle fasi più delicate, fino al momento del decesso”.

“Saremo per sempre grati e riconoscenti all’Ulss 2 e al dottor Da Rold – concludono -, nella speranza che questo progetto di cura domiciliare possa essere di aiuto anche a tante altre famiglie con persone fragili”.

Bruno Merotto lascia nel dolore la moglie Rosa, le figlie Edi, Tiziana e Nadia, i generi, i nipoti, il fratello, parenti ed amici tutti.

Il funerale sarà celebrato martedì 13 febbraio alle ore 15 nella chiesa arcipretale di Col San Martino, dove domani alle 19 verrà recitato il rosario.

(Foto: Onoranze funebri Pederiva).
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