Anche gli atleti dell’Eurovo presenti questa mattina alla giornata delle idoneità dell’Avis

Una sensibilizzazione al dono che passa anche attraverso lo sport: questa mattina negli spazi del Bon Bozzolla a Farra di Soligo, la giornata delle idoneità alla donazione di sangue e suoi componenti ha visto anche la partecipazione degli atleti dell’Eurovo atletica Pieve di Soligo.

“La giornata ha visto l’interazione di quattro diverse Avis: quelle di Miane, Sernaglia della Battaglia, Pieve di Soligo e Farra di Soligo – racconta la vice presidente delle sezioni di Pieve e Refrontolo Elisabetta Fava – quello di stamattina è stato un bel segnale perché appoggiandoci alle società sportive possiamo promuovere le attività delle nostre Avis il più possibile, attirando anche i giovani, che hanno un potenziale di donazione molto elevato”.

Questa giornata avviene di regola due volte all’anno ma a differenza delle altre quella di oggi è stata particolare perché sono stati coinvolti, grazie alla partecipazione attiva di Andrea Ros Federico Fantin, anche 7 atleti dell’Eurovo Atletica, accompagnati dal loro allenatore Gabriele Marsura, nelle veci di Roberto Borsato, direttore del gruppo.

Oggi hanno testato la loro idoneità 4 persone per l’Avis di Pieve di Soligo, 2 per quella di Sernaglia e 1 per la sezione di Farra, per un totale di 3 uomini e 4 donne: “Questo è stato un piccolo passo che ci dà speranza per un futuro maggiore coinvolgimento di queste realtà – continua Elisabetta – è molto importante riuscire a tenere alta l’attenzione anche di chi è già donatore, perché purtroppo ce ne sono molti che dopo l’idoneità non si presentano più”.

La collaborazione con Eurovo è stata subito apprezzata tanto che, riferisce Fava, saranno probabili ulteriori verifiche di idoneità di altri atleti del gruppo: in questo modo è possibile dare una spinta al tema anche fra gli sportivi, categorie, tra l’altro, particolarmente interessate dal controllo regolare del proprio stato di salute.

Di fatto la donazione di sangue e componenti è fonte di vantaggi sotto ogni punto di vista: come prima cosa permette a chiunque di contribuire a salvare una vita, è un’attività gratuita e indolore e allo stesso tempo permette di mantenere sotto controllo i propri valori sanguigni.

Oggi i potenziali donatori che si sono recati al Bon Bozzolla sono stati circa 25 distribuiti nelle varie sezioni Avis ma si ricorda che le idoneità sono effettuabili durante tutto l’anno durante le regolari giornate di donazione.

L’Avis ha sempre bisogno di nuovi donatori: se livello regionale l’Avis risulta autonoma per la raccolta sangue intero, i valori del plasma sono invece molto bassi. Essere in carenza (del 30% in questo caso) di alcune componenti significa doverle comprare a caro prezzo per le Ulss, perciò l’avvicinamento di nuovi donatori è essenziale per l’intera regione.

(Foto: Avis).
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