Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, don Francesco è Commendatore

Don Francesco, a sinistra nella foto, riceverà il prestigioso riconoscimento dall’Ordine Equestre

L’annuncio è arrivato a ridosso della festa di Pasqua: don Francesco Salton, parroco di Farra di Soligo, Soligo e Col San Martino, è stato nominato Commendatore da parte del Gran Magistero dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Si tratta di una “promozione” nella gerarchia dei gradi nell’Ordine per don Salton, 56 anni, che nel settembre scorso è approdato nel Quartier del Piave: da tempo fa parte di questa istituzione – posta sotto la protezione della Santa Sede – che si impegna soprattutto nel sostegno delle opere della Chiesa cattolica in Terra Santa, in particolare quelle del Patriarcato latino di Gerusalemme.

Don Francesco è infatti cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme dal giugno 2013, e priore dello stesso istituto dal luglio 2020. Nominato formalmente dal cardinale Ferdinando Filoni, Gran Magistero, don Salton riceverà ufficialmente le insegne del grado di “commendatore” prossimamente, nella sede di Luogotenenza a Milano.

Presente in quasi 40 Paesi del mondo, attualmente l’Ordine – si apprende dal sito – “conta circa 30.000 membri che sono organizzati in più di 60 Luogotenenze e Delegazioni Magistrali”. L’Ordine del Santo Sepolcro vive infatti “all’interno delle diocesi locali e lavora a stretto contatto con la Chiesa universale”: i suoi membri “svolgono un’attività di servizio e di carità attraverso iniziative atte a preservare la presenza cristiana in Terra Santa, in una dinamica di dialogo e pace con i fedeli delle altre tradizioni religiose”.

Don Salton unisce l’impegno nell’Ordine a quello pastorale nelle parrocchie dell’Unità “Colli di Soligo” – di cui è anche moderatore – e agli incarichi come assistente ecclesiastico diocesano dell’Associazione nazionale “Collaboratori Familiari del Clero”, nonché di delegato diocesano della F.A.C.I. (Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia). In passato è stato, tra gli altri, parroco a Ramera e poi, fino a pochi mesi fa, a Brugnera e San Cassiano di Livenza, nella forania di Sacile.

(Foto: per concessione di Valentina Ricesso).
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