A tavola con gli artisti: fino al 31 gennaio in Abbazia la mostra delle tovaglie artistiche del Clan Verdurin

Tovaglie di varie fogge e colori, con svariate figure e versi poetici: si può riassumere così l’aspetto delle trenta tovaglie artistiche in mostra nello spazio del refettorio monumentale dell’Abbazia di Follina.

La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile fino al prossimo 31 gennaio, il sabato (dalle 15 alle 17) e la domenica (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17), mentre per le visite fuori orario è possibile contattare il numero 0438/970231 oppure scrivere all’indirizzo mail abbazia.follina@gmail.com.

A organizzare questa esposizione è stato il Clan Verdurin (con il supporto della Diocesi di Vittorio Veneto e della parrocchia della Madonna del Rosario di Follina), storico cenacolo di intellettuali e artisti, che erano soliti ritrovarsi nella casa di Lia e Flaminio De Martin a Santa Maria di Feletto, frazione del Comune di San Pietro di Feletto.

Un gruppo che ha incarnato l’immagine del tradizionale incontro tra intellettuali, in occasioni di convivialità e scambio di idee.

E proprio in queste occasioni è nata l’intuizione da parte di alcuni di loro di imprimere la propria creatività in queste tovaglie, lasciando testimonianza del proprio passaggio nei vari tessuti che la famiglia De Martin ha attentamente conservato, per poi far vedere ora a tutto il pubblico.

Tanti sono stati i grandi nomi passati per la casa di Santa Maria di Feletto, tra scrittori, poeti, giornalisti, pittori e personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo. Solo per citarne alcuni, si può pensare ad Andrea Zanzotto, Mario Luzi, Rodolfo Sonego e Stefania Sandrelli.

Nomi che hanno lasciato tracce e ricordi nella casa del Clan Verdurin, che ora ha voluto creare una mostra di rilievo, in grado di fornire un tassello utile a comporre parte di quel gran mosaico che è la storia della tradizione locale.

La mostra è stata inaugurata lo scorso 30 dicembre, occasione in cui è stato ricordato il concetto di unione e di incontro, grazie a don Andrea Forest e a rappresentanti delle parrocchie di San Polo di Piave e Ormelle. Mariagrazia Salmaso ha invece fatto cenno ai viaggi dei missionari, richiamando l’immagine dei “batik” e della tecnica di colorare tessuti anche per gli abiti, accostabile in un certo senso all’abitudine degli artisti in casa De Martin. 

Tutte “piccole azioni come forme di espressione”, che richiamano l’immagine della tovaglia come forme di nutrimento anche culturale.

Durante la cerimonia di inaugurazione Arianna Ceschin, giornalista di Qdpnews.it e Cultrice della materia in Italianistica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha invece ripercorso la storia del Clan Verdurin, evidenziando il valore di questo incontro tra artisti e sottolineando quanto la mostra costituisca un “viaggio indietro nel passato del nostro territorio locale” e un prezioso “tassello di conoscenza” del nostro patrimonio culturale.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati