Un incontro di stelle, ma anche una occasione per mangiar bene e bere altrettanto bene. E’ questo il senso della serata che si svolta ieri sera a Follina per celebrare i 50 anni della denominazione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.
L‘originale cucina stellata di Cristina Bowerman nel ristorante stellato “ La Corte” dello chef Donato Episcopo, inserito all’interno del Relais & Chateaux “Villa Abbazia”, dove regna il buon gusto della famiglia Zanon, si preannunciava come un evento da non perdere e così è stato. La “regina di Roma”, così viene definita la Bowerman è nata nel tacco d’Italia a Cerignola in Provincia di Foggia il 5 ottobre 1966.
Il suo cognome all’anagrafe è Vitulli, Bowerman è un lascito dell’ex marito dei tempi americani. Si perché la Bowerman dopo essersi laureata in giurisprudenza se n’è andata negli States, a San Francisco per continuare gli studi mentendosi con un lavoro in un bar. In America diventa designer di grafica e con questo lavoro “ campa” una decina d’anni, prima di cedere alla seduzione della cucina. Nel 1998 si trasferisce ad Austin, dove consegue la laurea in Culinary Arts. La sua per la cucina è una folgorazione.
Nel 2004 decide di tornare in Italia al Glass Hostaria. Da quel momento in poi la bravura e la fama della Bowerman esplodono; nel 2008 le due forchette Gambero Rosso, nel 2010 la stella Michelin e nel 2013 viene premiata come Chef Donna dell’Anno a Identità Golose. Il suo libro “Da Cerignola a San Francisco e ritorno” edito da Mondadori è un successo.
Nel 2008 diventa mamma e questo la completa rendendola non solo uno chef, ma a anche una donna felice. E’ difficile intervistarla senza rimanere ammaliati dal suo charme e dalla sua personalità. Unico vezzo che si concede sono i capelli rosa, a testimonianza a di una personalità esplosiva e di un carattere forte che le ha permesso di emergere nel mondo al maschile degli chef stellati. Il suo incontro nelle cucine del Ristorante “La Corte” con chef Donato Episcopo ha poi fatto il resto, rendendo la serata unica ed irripetibile. Due chef stellati, entrambi pugliesi non potevano che parlare la stessa lingua culinaria, e l’intesa sui piatti si è vista tutta.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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