Dieci anni fa, Roberto Sepulcri, artigiano di Follina, e l’amico Rolando Fornasier, fabbro di Solighetto, pensarono di fare una protesta contro i suicidi di artigiani e operai per la crisi del lavoro, era il lontano 2013.
A loro si unirono altre persone (Sandro Fornasier, Loris Trentin e Mauro Colombera) e tutto questo divenne realtà con l’iniziativa “Verso Roma contro i suicidi”: una marcia pacifica per raggiungere la capitale “contro il governo cieco e sordo, a sostegno di artigiani e imprenditori stremati e portati alla disperazione”.
Partirono il 19 maggio a piedi e camminarono per 21 giorni, facendo tanti incontri.
“Cari amici – si legge in un commento nella pagina social ‘Verso Roma contro i suicidi’ – oggi, venerdì 19 maggio, ricorre la data della partenza ‘Verso Roma contro i suicidi’. Dieci anni sono passati: tanti ricordi, tante emozioni e soprattutto tanti cambiamenti. Noi ci credevamo allora come oggi, purtroppo la gente è superficiale e se oggi sta benino non si preoccupa per il domani. Nel nostro piccolo, durante i 21 giorni, abbiamo spiegato i problemi che oggi come allora avevano imprenditori e operai. Noi ci abbiamo provato e di questo Roberto, Rolando, Sandro, Loris e Mauro siamo orgogliosi”.
Arrivati a Roma, i due trevigiani parteciparono all’udienza pubblica di papa Francesco, dopo essere stati fermati dalla polizia vaticana per essere entrati in piazza San Pietro con i cartelli che avevano portato con loro per tutta la marcia.
L’obiettivo di queste persone fu quello di fermare la piaga dei suicidi, un fenomeno che preoccupa la società italiana anche nel 2023, colpita dal caro energia e dall’inflazione che interessa anche i generi alimentari.
Ogni tappa del viaggio venne documentata in un blog, un vero e proprio diario di viaggio che raccontava un’Italia di cui spesso non si vuole sentir parlare.
Tanti gli incontri nel percorso verso Roma: dalla semplice accoglienza, sperimentando a volte anche po’ di indifferenza, all’aiuto concreto da parte di chi aveva compreso l’importanza di quella “missione” che oggi, a distanza di 10 anni, viene raccontata ancora per sensibilizzare le persone nei confronti di un dramma che purtroppo colpisce tante famiglie in Italia.
(Foto: Facebook – Verso Roma contro i suicidi).
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