“La Ferrari è una bella macchina, tutti la vorrebbero, il problema è poi mantenerla, e Fregona non si può indebitare per un progetto come quello presentato in consiglio comunale su Casa amica”.
E’ pronta la replica del gruppo di minoranza in consiglio comunale dopo l’approvazione della convenzione e delle procedure per l’ampliamento e la parziale ristrutturazione di Casa Amica.
Lo spiega il capogruppo Giacomo De Luca (nella foto) della omonima lista, ed ex sindaco, con una certa preoccupazione: ”Non lo avevo approvato da sindaco, non lo approviamo ora – afferma -, non ho visto un business plan, ovvero quello che era stato presentato anni fa non lo era, era una parvenza, un piano di ammortamento. Il problema è che a fronte di una spesa esorbitante non sarà possibile pagare se non aumentano le rette. I debiti bisogna pagarli poi, non si può aspettare la manna dal cielo. Si può prendere la Ferrari, il progetto è bellissimo, ma poi se non ce la possiamo permettere, a dirla in dialetto “se magna fora tut” e qualcuno ce la riprende, e le fatiche della povera signora Rossi (della omonima Fondazione) vanno a farsi benedire”.
Giacomo De Luca ha chiesto un business plan dettagliato: “E non mi è stato risposto – dice – il progetto è costoso e non si potrà pagare per come la vediamo noi. Il rischio è che arrivi qualcuno e ce lo porti via. Con quei posti letto non ci si può permettere di recuperare tutto il debito, basta il pallottoliere non grandi economisti per questi conti”.
Una battaglia che la minoranza assicura di portare avanti ancora: “Non siamo noi cattivi, non possiamo fare cose faraoniche e fuori della nostra portata, una casa di riposo per signori non è nello spirito di quanto lasciato dalla benefattrice – conclude De Luca – perché poi non basta ripianare i debiti ma mantenere la struttura. E non si può gravare sulle rette. Il nostro dovere di minoranza è vigilare, quando ci sono cose giuste votiamo anche noi a favore”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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