Passa il progetto di ampliamento di Casa Amica. Michelet: “Delusi dal voto contrario della minoranza”

Approvato dal consiglio comunale l’impianto, convenzione e procedure urbanistiche per l’ampliamento e la parziale ristrutturazione di Casa Amica, uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione del sindaco Patrizio Chies. Un progetto che ha già avuto anche un contributo in conto capitale di due milioni di euro dalla Regione, in due tranches da restituire senza interessi in dieci anni.

“Il nostro – spiega il presidente della Fondazione Maria Rossi Ivan Michelet, consigliere comunale – è un progetto di ampliamento che non mira a un aumento di posti letto, ma che punta in particolare alla qualità del soggiorno dei nostri ospiti con un adeguamento strutturale logistico”.

Probabilmente l’intento non è stato del tutto compreso se la minoranza ha votato contro alla delibera di approvazione, forse perché ha ritenuto eccessivo per il paese un simile intervento: “Ecco questo ci è dispiaciuto in modo particolare – osserva Michelet – che non sia passato all’unanimità un progetto che invece va incontro allo sviluppo della comunità e del territorio e al benessere degli anziani”.

L’ampliamento di posti letto sarà modesto, una ventina di posti letto per autosufficienti: “La filosofia dell’intervento – dice Michelet – punta proprio all’aspetto qualitativo, il miglioramento di una ventina di camere, e soprattutto spazi per gli ospiti del reparto “protesico” affetti da demenza o Alzheimer, che hanno bisogno di spazi adeguati, e col passare degli anni saranno sempre di più”.

Sarà fatta un’apertura all’esterno della struttura: nella convenzione sono previsti ambulatori, un centro sociale unico per il comune, un centro diurno, un centro prelievi e medicazione con la prospettiva di dare un servizio sociale a domicilio”.

Tutto bene allora? “Si ma ci dispiace davvero che non sia stata un’adesione all’unanimità – osserva il dottor Michelet – perché è un grande progetto da affrontare con ottimismo, nonostante il momento che stiamo vivendo, per migliorare l’aspetto sociale ed economico della comunità di Fregona, considerato che Casa Amica serve tutto un bacino comprensoriale che comprende i comuni di Cappella Maggiore e Sarmede”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Casa Amica – Facebook).
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