Fregona, scritta minacciosa verso il consigliere Dal Mas, che denuncia. Nuove schermaglie tra maggioranza e opposizione

La scritta è decisamente inquietante. Vernice rossa su un muro di contenimento in località Ciser “Dal Mas ti eliminiamo”, ed è apparsa in questi giorni a Fregona, evidentemente rivolta a Daniele Dal Mas, ex consigliere di maggioranza con “Noi per Fregona-Lega”, passato nel gruppo di minoranza insieme ai colleghi di “Giacomo De Luca Sindaco”. Da tempo i rapporti con la maggioranza sono tesi, lo sanno tutti in paese, e probabilmente qualcuno ci ha marciato su.

Auspicabilmente la scritta minacciosa sarà in senso figurato, da leggersi con la lente politica, altrimenti sarebbe davvero grave. Daniele Dal Mas, che fa del suo impegno a favore del territorio, di Fregona e montano in genere, la bandiera politica e di vita non l’ha presa ovviamente bene e si è già rivolto ai Carabinieri, dai quali domani mattina presenterà molto probabilmente una denuncia contro ignoti.

Al momento non ha rilasciato commenti, ma la notizia ha fatto il giro del paese, anche perché la scritta a Ciser non sfugge a chi passa.

La prima reazione politica è arrivata da Giacomo De Luca, ex candidato sindaco, piuttosto accesa con un post durissimo: “Ho visto scritte sui muri che non avrei più voluto vedere. Erano proprie delle brigate rosse e nere. Doveva arrivare l’armonia richiesta dal pulpito, doveva finire una dittatura (che aveva portato tanti finanziamenti e opere) e siamo finiti nel nulla. Silenzio, buio assoluto e poi il nulla. Chiamare in municipio è come chiamare in cimitero: nessuna risposta. Va bene così sembra! L’opposizione viene snobbata e i richiami ad un maggior controllo sulla gestione dei beni comunali disattesa per non dire altro. Per recuperare il tempo perduto e sradicare questo sistema ci vorranno anni e volontari veri, non filistei o opportunisti e voltagabbana”.

E non è mancata una risposta direttamente dal gruppo di maggioranza “Noi per Fregona”, con un post sulla pagina web del consigliere comunale, nonché presidente della casa di riposo Casa Amica, Ivan Michelet. Un post criptico e leggermente ironico: “Premessa: questi atti sono da bandire e condannare senza se e senza ma – ha scritto – .Ma la domanda è: a chi giova tutto questo? La risposta è ovvia ma basta cercare per averne conferma. Riflessione mattutina: “Al primo gal che canta l’a fat al ovo”. Anche qui, chi cerca trova “al gal”. Gli insulti che ci ha rivolto qualcuno lo dimostrano”. E si apre un nuovo fronte polemico.

(Foto: Facebook)
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